Europa

Vienna, 'fiducia sul Brennero, i fatti ci danno ragione'

'Spiegata posizione all'Ue, vita dei tirolesi non è negoziabile'. Italia e Austria davanti alla Commissione europea

(Foto d'archivio)

Redazione Ansa

"Sono convinta che i nostri esperti abbiano rappresentato bene la posizione austriaca e sono fiduciosa che la Commissione capisca i cittadini Tirolo", i fatti sono "dalla nostra parte". Lo ha detto la ministra dei Trasporti austriaca, Leonore Gewessler, parlando all'agenzia Apa al termine della prima udienza davanti alla Commissione europea sul ricorso dell'Italia contro l'Austria per i blocchi al Brennero. "Abbiamo presentato una nuova ampia argomentazione durante l'udienza orale a Bruxelles", ha spiegato la politica dei Verdi, aggiungendo che "la vita e la salute dei tirolesi non sono negoziabili". 

A preso il via l'iter legale della procedura d'infrazione Ue lanciata dall'Italia contro l'Austria per i divieti unilaterali imposti ai tir al Brennero. A quanto si apprende a Bruxelles, la prima audizione in contradditorio davanti alla Commissione europea si è svolta oggi.

L'esecutivo Ue non intende rilasciare dichiarazioni in quanto si tratta di "una procedura legalmente vincolata". La procedura per trascinare l'Austria davanti alla Corte di giustizia Ue, ricorda un portavoce della Commissione, è regolamentata dall'articolo 259 dei Trattati. Dopo il ricorso presentato dal governo italiano, ora entrambe le parti hanno la possibilità di esporre le loro argomentazioni sia oralmente che per iscritto davanti all'esecutivo Ue che dovrà quindi redigere - entro il 15 maggio - un parere motivato. Nel caso in cui Bruxelles non agisca entro quel termine, il governo italiano potrà rivolgersi direttamente alla Corte di giustizia europea. 

 Dopo l'udienza, primo step della procedura d'infrazione richiesta dal governo italiano a febbraio, nel pomeriggio alti funzionari di entrambi le parti hanno presentato le rispettive argomentazioni alla Commissione europea. "Dietro ogni misura adottata dal Tirolo nella lotta contro il transito eccessivo" dei tir "ci sono buoni argomenti, oltre a numeri, dati e fatti. La nostra linea di difesa è immutata e molto fondata", ha commentato all'Apa anche il governatore del Tirolo, Anton Mattle, chiarendo che il Tirolo resta comunque "pronto a dialogare per quanto riguarda nuove misure" e sostenendo la necessità di un "sistema di gestione intelligente del traffico con l'Alto Adige e la Baviera".

Bocche cucite invece da parte della Commissione europea, che già in mattinata aveva indicato tramite un portavoce la sua volontà di non rilasciare dichiarazioni nel mezzo di "una procedura legalmente vincolata". L'esecutivo Ue renderà note le sue conclusioni soltanto alla fine del ciclo di udienze programmate fino a metà maggio, quando sarà chiamato ad esprimersi formulando un parere motivato.

Fonti austriache interpellate dall'Apa hanno fatto sapere che durante l'udienza non sono state poste domande fondamentali sui divieti unilaterali austriaci imposti ai tir al Brennero, ma soltanto questioni sulla loro proporzionalità. Un elemento visto come un "segnale positivo" da Vienna. 

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