(ANSA) - LONDRA, 06 LUG - Il controverso "piano Ruanda",
concepito dei governi Tory a scopo dichiaratamente dissuasivo
contro l'immigrazione illegale, "è morto e sepolto". Lo ha
confermato il nuovo premier laburista Keir Starmer nella prima
conferenza stampa seguita al consiglio dei ministri odierno
d'esordio, ribadendo tuttavia l'impegno a contrastare con
strumenti diversi gli sbarchi 'clandestini'.
Quanto alla politica estera, Starmer ha sottolineato di aver
avviato fin da ieri contatti con vari leader stranieri, a
cominciare da "Joe Biden e Volodymyr Zelensky" (e tra i
primissimi anche Giorgia Meloni), insistendo sul suo approccio
moderato e di sostanziale continuità sui principali dossier
internazionali: in primis il sostegno, anche militare, a Kiev,
che "proseguirà" come prima. Ha quindi ricordato che la
settimana prossima sarà a Washington per il vertice Nato e ha
indicato "la sicurezza e la difesa" come il "primo dovere" del
governo a livello di relazioni internazionali. (ANSA).
Starmer conferma, il piano Ruanda è morto e sepolto
Ma freneremo immigrazione illegale. Esteri, focus su sicurezza