Europa

Durov in tribunale dopo la fine del fermo di polizia, possibile incriminazione

Politico: mandati d'arresto per Durov e il fratello a marzo. Wsj: Macron chiese a Durov di spostare la sede di Telegram a Parigi

Redazione Ansa

l fondatore di Telegram Pavel Durov è stato rilasciato dalla polizia alla fine del fermo che scadeva stasera ed è stato trasferito nel primo pomeriggio al tribunale di Parigi in vista di una possibile incriminazione: è quanto ha appreso l'Afp da una fonte vicina al caso.

Le autorità francesi hanno emesso mandati di arresto a marzo per il ceo di Telegram Pavel Durov e per il fratello co-fondatore Nikolai, secondo un documento amministrativo francese visionato in esclusiva da Politico.eu.

Il documento indica che l'indagine sotto copertura francese su Telegram è più ampia e ha avuto inizio mesi prima di quanto si sapesse in precedenza.

Il caso ruota attorno al rifiuto di Telegram di collaborare con un'inchiesta della polizia francese sugli abusi sessuali su minori.

 

 



   

Ria Novosti, finora solo Pavel Durov inquisito in Francia

Ria Novosti ha scritto di avere saputo da una fonte alla Procura di Parigi che al momento solo Pavel Durov è inquisito nell'inchiesta relativa a Telegram. La notizia dell'agenzia russa fa seguito a quella pubblicata da Politico.ue secondo la quale anche il fratello di Pavel, Nikolai Durov, sarebbe oggetto di un mandato di arresto della magistratura francese fin dallo scorso marzo.

Wsj: Macron chiese a Durov di spostare la sede di Telegram a Parigi

 In un pranzo nel 2018 il presidente francese Emmanuel Macron invitò Pavel Durov a trasferire Telegram a Parigi ma l'imprenditore di origine russa rifiutò. E' quanto scrive il Wall Street Journal citando persone a conoscenza delle discussioni. Macron ipotizzò persino di concedergli la cittadinanza francese, secondo quanto riferito da una delle persone. Sempre secondo il Wsj, nel 2017 gli 007 francesi presero di mira Durov in un'operazione congiunta con gli Emirati Arabi Uniti che hackerarono il suo iPhone. La sicurezza francese era preoccupata per l'uso di Telegram da parte dello Stato islamico per pianificare attacchi.

 

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