Europa

Kiev, 'i nostri droni possono colpire a 1.800 km di distanza'

'Nel mirino le strutture militari della Federazione Russa'. Ma gli Usa frenano

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Redazione Ansa

      "I droni ucraini possono colpire strutture militari della Federazione Russa a una distanza massima di 1.800 chilometri": lo ha reso noto su Facebook il capo dell'intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, come riporta Rbc-Ucraina.

    "Gli aeroporti militari (russi), che sono una fonte di costante minaccia per le pacifiche città ucraine, tremano a causa degli attacchi aerei (ucraini). L'intera infrastruttura della Russia, che lavora per la guerra, ha sofferto e subirà perdite", ha aggiunto l'alto ufficiale, congratulandosi con i militari nella Giornata dell'intelligence militare.
   

Usa contrari a attacchi ucraini in profondità

       Il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, ha respinto l'idea di consentire a Kiev di lanciare attacchi in profondità all'interno della Russia, sottolineando che questa capacità non rappresenterebbe un punto di svolta.

     "Non esiste una capacità che sarà di per sé decisiva in questa guerra", ha detto Austin al termine del vertice degli alleati dell'Ucraina tenuto ieri alla base aerea di Ramstein, in Germania. Nel corso dell'incontro, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito il suo appello all'Occidente affinché tolgano le restrizioni al loro uso per colpire obiettivi all'interno della Russia. 

L'ondata di droni russi

     Le forze russe hanno attaccato nelle ultime 24 ore la regione di Zaporizhzhia con 113 droni di vario tipo, sistemi missilistici a lancio multiplo e artiglieria: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Ivan Fedorov, come riporta Ukrinform. Nessun civile è rimasto ucciso o ferito, ma più di 10 tra edifici residenziali e infrastrutture hanno subito danni. Nel complesso, 10 villaggi sono stati colpiti 265 volte.

   Inoltre, a notte scorsa sull'Ucraina sono stati lanciati 67 droni kamikaze russi, 58 dei quali sono stati abbattuti, sei hanno lasciato lo spazio aereo ucraino ripiegando sulla Russia, la Bielorussia e la regione di Lugansk occupata e altri tre sono stati presumibilmente bloccati con sistemi di difesa elettronica: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev. Le difese aeree ucraine sono state attivate nelle regioni di Vinnytsia, Rivne, Khmelnytskyi, Kiev, Kirovohrad, Mykolaiv, Chernihiv, Cherkasy, Sumy, Kherson e Poltava. 

 

 

Abbattuto un velivolo russo che puntava al Parlamento di Kiev

        Nella notte tra sabato e domenica un drone russo ha tentato di attaccare l'edificio della Verkhovna Rada ucraina a Kiev. Lo ha riferito il deputato Maksym Buzhanskyi, secondo quanto riporta l'agenzia Unian.

    "Il drone ha cercato di schiantarsi contro il palazzo del Consiglio, ma è stato abbattuto", ha sottolineato il deputato mentre la Verkhovna Rada ha confermato che i resti di un drone abbattuto sono stati rinvenuti vicino al palazzo del Parlamento dopo un attacco notturno da parte della Russia.

'Colpito un deposito di munizioni in una regione russa' 

      I servizi di sicurezza ucraini (Sbu) hanno riferito di aver colpito un deposito di munizioni in una regione russa confinante con l'Ucraina, dove è scoppiato un vasto incendio in seguito all'attacco di un drone.

        "Ieri sera i russi hanno perso un grande deposito di munizioni e attrezzature", ha dichiarato all'agenzia di stampa Afp una fonte dello Sbu, aggiungendo che le forze di Kiev stavano prendendo di mira "campi d'aviazione militari, depositi di munizioni e strutture infrastrutturali" al fine di "creare una zona demilitarizzata nelle regioni della Russia adiacenti all'Ucraina".

     La fonte ha definito "legittimi" tutti gli obiettivi citati. Da parte sua, il governatore russo della regione di Voronezh ha dichiarato che i detriti di un drone abbattuto hanno provocato un incendio e una serie di esplosioni, aggiungendo di avere ordinando l'evacuazione di alcuni insediamenti. 

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