Europa

La Nato:' Indagare sulle violazioni del voto'. Cremlino: 'Nessun Paese interferisca'

Il premier Kobakhidze: 'Mi aspetto di riallacciare le relazioni'. Berlino, 'significative irregolarità nel voto in Georgia'

Redazione Ansa

All'indomani dell'esito delle elezioni in Georgia, vinte da 'Sogno Georgiano", il partito di governo accusato di essere filo-russo dai partiti d'opposizione filo-Ue, è alta tensione la tensione nel Paese anche per la visita annunciata per oggi del primo ministro ungherese Orban, che è anche presidente di turno dell'Ue.  

  'Ora è molto importante che nessun paese terzo interferisca nei risultati di queste elezioni', si tratta di 'una questione interna della Georgia'. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax. "La signora presidente (Salome Zurabichvili) ha detto che non riconosce i risultati di queste elezioni, e non so se sia di competenza del presidente riconoscere o non riconoscere le elezioni", ha detto Peskov. "In ogni caso - ha aggiunto - è tutta una questione interna alla Georgia".

   "La Missione internazionale degli osservatori ha notato le condizioni diseguali in cui si sono svolte le elezioni in Georgia, che minano la fiducia del pubblico nel risultato. Le segnalazioni di violazioni legate alle elezioni dovrebbero essere oggetto di un'indagine approfondita". Lo scrive su X la portavoce della Nato commentando i risultati del voto in Georgia.

La Germania condanna "le significative irregolarità" emerse alle legislative in Georgia. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri a Berlino, in conferenza stampa.

'Stiamo seguendo gli sviluppi, l'Ue si aspetta che l'autorita' elettorale in Georgia compia il suo dovere e porti avanti un'indagine indipendente sulle accuse di frode elettorale. Le irregolarita' devono essere chiarite'. Lo ha detto il portavoce della Commissione Ue, Nabila Massrali, parlando alla stampa a Bruxelles sulla situazione in Georgia. 'Le elezioni in Georgia saranno discusse al prossimo Consiglio Affari Esteri e Michel ha gia' espresso l'intenzione di discutere la questione del voto in Georgia al prossimo Consiglio', ha aggiunto la portavoce.

   Il primo ministro georgiano Irakli Kobakhidze ha assicurato che l'integrazione del paese nell'Unione Europea rimane "la priorità" per Tbilisi, nonostante le forti critiche dell'opposizione, che accusa il partito al governo di autoritarismo filorusso.
   Kobakhidze ha dichiarato ai giornalisti che "la nostra principale priorità in politica estera è, ovviamente, l'integrazione europea", affermando di "aspettarsi che le relazioni" con Bruxelles si riallaccino dopo le forti tensioni degli ultimi mesi. "Si farà di tutto per garantire che la Georgia sia pienamente integrata nell'Ue entro il 2030", ha promesso. 
    Il presidente del Parlamento georgiano, Shalva Papuashvili, ha accusato oggi la presidente Salome Zurabichvili e l'opposizione da lei guidata di preparare un "colpo di Stato" contro i risultati delle elezioni politiche che hanno visto la vittoria del partito di governo Sogno Georgiano. Zurabichvili ha respinto ieri i risultati delle urne affermando che le elezioni sono state 'totalmente falsificate'. Prima del voto la presidente aveva proposto di creare un governo delle sole opposizioni che vari le riforme necessarie per entrare nella Ue per poi tornare alle urne dopo 12-18 mesi. "Questo scenario - ha detto Papuashvili, di Sogno Georgiano, citato dall'agenzia russa Ria Novosti - è stato preparato in anticipo: dichiarare illegittimi i risultati per formare un governo tecnico. Questo è lo scenario di un colpo di Stato".

Borrell: 'Orban non rappresenta l'Ue in visita in Georgia'

L'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell, ha affermato che il primo ministro ungherese Viktor Orban "non rappresenta" l'Unione europea durante la sua visita di oggi in Georgia. Il primo ministro ungherese Viktor Orban "non rappresenta" l'Unione europea nella sua visita in Georgia, ha detto oggi Borrell alla radio pubblica spagnola Rne. "Il presidente di turno dell'Unione non ha alcuna autorità in politica estera", ha aggiunto Borrell.

"Mentre continuerà la guerra a Gaza e in Libano, viviamo sull'orlo di una scintilla che può provocare un incendio più grande". Lo ha detto l'alto rappresentante della Ue per la politica estera, Josep Borrell, in un'intervista alla radio nazionale spagnola Rne per l'apertura del IX foro regionale dell'Unione per il Mediterraneo a Barcellona. Riguardo al fronte aperto dal governo israeliano in Iran, Borrell ha detto: "Tutti temono che ci sia un attacco contro le istallazioni nucleari o petrolifere iraniane. Sicuramente la pressione degli uni e degli altri ha fatto sì che l'escalation non sia tanto grave ma la storia non è finita, mentre continua la guerra a Gaza vivremo sull'orlo di una scintilla che più provocare un incendio maggiore", ha aggiunto Borrell.

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