La situazione attuale della sicurezza in Europa richiede "molti più soldati" di quelli al momento disponibili nei vari eserciti alleati o che "i nostri modelli attuali sono in grado di assicurare". Lo sottolinea un alto funzionario della Nato all'ANSA precisando che è in corso un dialogo tra i vertici dell'Alleanza e le varie capitali per correre ai ripari ed aumentare i numeri, in linea con le esigenze dei nuovi piani regionali. "Gli alleati stanno realizzando che devono correggere i loro modelli ma il come dipende da loro", aggiunge le fonte, con varie opzioni come "coscrizione, coscrizione selettiva o riserve più ampie".
"Il modo in cui gli alleati scelgono di aumentare il reclutamento dei soldati è altamente politico, quindi noi non diamo assolutamente indicazioni al riguardo: le varie opzioni sono basate sulla storia di ogni nazione e sugli accordi politici", aggiunge il funzionario. "Noi però incoraggiamo ad affrontare la mutata realtà: i piani regionali di difesa approvati dai leader ci dicono che siamo nel regno della sicurezza collettiva, della guerra di attrito, e servono più uomini", evidenzia la fonte. "Dobbiamo riconoscere - conclude l'alto funzionario - che veniamo da un'era in cui avevamo forze armate piccole, professionali, con qualità molto alta, costose, ma con numeri limitati, che con la percentuale di perdite attuale in Ucraina avrebbero difficoltà a gestire il secondo o il terzo mese di conflitto: quindi incoraggiamo gli alleati a cambiare e ad assegnare alla Nato i numeri di cui abbiamo bisogno". Detto questo, da Bruxelles non arrivano quote da dover rispettare. "Ogni Paese è in grado di tradurre nella realtà i requisiti necessari sulla base dei piani regionali: fanno i calcoli e capiscono quante riserve, coscritti e soldati professionisti servono".
Almeno 6 persone sono rimaste ferite, tra cui una in gravi condizioni, in un attacco missilistico russo su Odessa. Lo riferisce il governatore, Oleh Kiper, scrive il Kyiv Independent. "Al momento abbiamo registrato sei feriti. Cinque non sono in pericolo di vita. Una è in gravi condizioni", ha poi confermato ai media Oleksandr Kharlov, vice di Kiper. "Le infrastrutture civili sono state danneggiate, in particolare gli edifici residenziali", ha dichiarato Kiper. I funzionari hanno poi dichiarato che i danni sono stati causati da detriti di missili caduti. La Russia ha lanciato l'attacco in una zona residenziale densamente popolata dove non ci sono obiettivi militari, danneggiando una scuola e un palazzetto dello sport universitario, accusa Kharlov. Non sono stati segnalati feriti tra gli studenti, che si erano nascosti nei rifugi.
Le difese aeree russe hanno abbattuto "otto missili balistici" lanciati dagli ucraini. Lo riferisce il ministero della Difesa citato dalle agenzie russe.
Il presidente russo Vladimir Putin rimane aperto a negoziati sull'Ucraina, ha detto oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Il portavoce rispondeva a una domanda su quanto affermato da Michael Waltz, designato dal presidente eletto americano Donald Trump come consigliere per la Sicurezza nazionale, secondo il quale la squadra dello stesso Trump intende lavorare con l'attuale amministrazione del presidente Joe Biden sulla possibilità di un accordo di pace tra Russia e Ucraina. "Sapete che il presidente ha ripetutamente confermato di essere pronto al processo di pace", ha detto Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.