(ANSA) - NAPOLI, 10 GEN - Nel suo curriculum su Linkedin il
pizzaiolo Gianni Cenni, che sarebbe stato catturato dagli
ucraini nel Donbass perché combattente dei mercenari filorussi,
indica come luogo di lavoro 'La Figlia del Presidente' di
Napoli, ma nella nota pizzeria del centro antico della città
nessuno lo conosce: titolari e dipendenti sono stupiti e la
circostanza che l'uomo abbia lavorato lì viene seccamente
smentita dagli esercenti, Maria Cacialli e il marito Felice
Messina.
La donna è figlia di Ernesto conosciuto perché consegnò la
cosiddetta 'pizza a portafoglio' all'allora presidente degli Usa
Bill Clinton in visita nel locale in via Tribunali dove lavorava
durante il G7 di Napoli.
"Perché lo ha fatto? Forse ha voluto costruire un personaggio
di se stesso come pizzaiolo - sostiene Maria Cacialli -. Ma se
fosse stato un bravo pizzaiolo sarebbe rimasto vicino al
'bancone' a fare le pizze invece di andare in giro per il mondo
a mettersi in situazioni complicate. Tutti i pizzaioli bravi
stanno qua. Nei nostri ricordi restano quelli che fanno il
mestiere, che danno il cuore, con i quali condividiamo la
giornata. Non ricordare una persona spiega tutto. Può darsi pure
che sia venuto una volta per fare una prova ma, ripeto, non
ricordo nulla".
Anche Armando, 31 anni, figlio della coppia che gestisce il
locale (l'altro figlio è Ernesto, 25 anni), cade dalle nuvole:
"Mai visto - afferma - forse ha messo questa circostanza nel
curriculum per farsi un po' di pubblicità. Non so che dire
rispetto a una cosa del genere". Sulla stessa linea i dipendenti
impegnati ad avviare il lavoro serale. "Sono uno dei più
'vecchi' del locale e non ho mai visto questa persona" dice
Gianluca, 34 anni. (ANSA).
Italiano preso in Ucraina, nella 'sua' pizzeria non lo conoscono
Increduli titolari e dipendenti de 'La Figlia del Presidente'