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>ANSA-BOX/ G7 contro cybercriminali,'distruggere infrastrutture'

'Aumentano i ransomware, evitare il pagamento del riscatto'

Redazione Ansa

(di Massimo Nesticò) (ANSA) - ROMA, 15 GIU - Il contrasto attivo ai cybercriminali, con l'indicazione di colpire e distruggere le infrastrutture da loro impiegate per gli attacchi, entra nella dichiarazione finale del G7 concluso oggi in Puglia. Nel documento si propone anche di contrastare i ransomware (le estorsioni telematiche), in grande aumento, coordinando gli sforzi "per evitare il pagamento del riscatto". Saranno inoltre prese in considerazione "anche azioni volte a imporre costi agli attori malintenzionati".
    E' stata la riunione del Gruppo di lavoro cybersicurezza del G7 lo scorso 16 maggio alla Farnesina ad aver delineato i punti essenziali di convergenza in materia da parte dei Grandi. E soddisfazione per i contenuti della dichiarazione finale, a quanto si apprende, è stata espressa al direttore generale dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, Bruno Frattasi, che ha presieduto il Gruppo di lavoro.
    "La sicurezza delle nostre società - si legge nel documento dei 7 - dipende sempre più dall'uso di un cyberspazio aperto, interoperabile, protetto, resiliente e rispettoso dei diritti umani". E l'approccio non è semplicemente difensivo. C'è infatti la determinazione a "chiedere conto agli attori informatici dannosi". Quattro le linee perseguite: "Promuovere un comportamento responsabile degli Stati nel cyberspazio; migliorare la sicurezza informatica, anche nel settore privato; sviluppare e utilizzare strumenti per scoraggiare e rispondere a comportamenti dannosi (statali) e ai criminali informatici e per distruggere le infrastrutture da loro utilizzate, anche migliorando il coordinamento sui processi di attribuzione; rafforzare la capacità di sicurezza informatica dei nostri partner".
    La dichiarazione sottolinea poi "le crescenti minacce informatiche alle infrastrutture critiche, in particolare nel settore energetico, che è pesantemente preso di mira da paesi avversari e criminali". Si punta quindi a continuare "le discussioni sulle buone pratiche di sicurezza informatica in questi settori, comprese le modalità per aumentare la resilienza e la sicurezza delle catene di approvvigionamento, pur riconoscendo i quadri normativi esistenti".
    Per incentivare le aziende tecnologiche a creare prodotti 'Internet of Things' più sicuri, saranno esplorate "tempestivamente le strade per stabilire il riconoscimento reciproco di schemi per prodotti affidabili e sicuri per la sicurezza informatica. Incoraggiamo fortemente i produttori a migliorare la sicurezza dei prodotti durante tutto il loro ciclo di vita e a renderli sicuri fin dalla progettazione e sicuri per impostazione predefinita".
    "Siamo disposti - sono le conclusioni - a lavorare con tutti coloro che condividono il nostro obiettivo comune per garantire un cyberspazio che supporti società inclusive e democratiche, riduca il divario di genere in questo campo e promuova partenariati multistakeholder, anche con il settore privato".
    (ANSA).
   

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