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Ucraina, la diretta della giornata

La cronaca dalle città

Redazione Ansa

22.42 - Sei stazioni ferroviarie sono state colpite questa sera in bombardamenti russi nell'Ucraina centrale e occidentale, secondo quanto riferisce il presidente delle ferrovie ucraine, Alexander Kamyshin, citato dall'agenzia Unian. Non sono segnalati morti o feriti tra il personale delle ferrovie o tra i passeggeri, ma i danni provocati "sono gravi", secondo Kamyshin. Questa sera esplosioni erano state segnalate nelle regioni di Leopoli, Dnipro, Kiev e Kirovohrad. In una parte di Leopoli sono segnalate interruzioni di corrente elettrica, che stando al sindaco Andriy Sadovyi hanno interessato anche alcune strutture mediche.

22.16 -
E' di 21 civili uccisi e 27 feriti il bilancio odierno degli attacchi russi nell'Ucraina orientale. Lo ha affermato il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. "Almeno 10 morti e 15 feriti, conseguenze del bombardamento a Avdiivka degli occupanti russi", ha precisato il governatore. Altre cinque persone sono state uccise nei bombardamenti a Lyman, quattro a Vugledar, una nel villaggio di Velyka Novosilka ed un'altra a Shandrygolove, ha aggiunto. Secondo Kyrylenko si tratta del numero di vittime giornaliero più alto da quando un mese fa un attacco russo in una stazione ferroviaria di Kramatorsk uccise 59 persone.

20.10
- Allarmi antiaereo sono in corso in quasi tutta l'Ucraina. Oltre a Leopoli e Kiev, esplosioni sarebbero state udite anche a Dnipro e Vinnytsia.

19.58 - La contraerea ucraina ha abbattuto un missile russo nei pressi di Kiev. Lo rende noto il consigliere del ministro dell'interno Anton Gerashchenko. Alcuni testimoni nella capitale riferiscono di aver udito un'esplosione.

19.46 - Esplosioni sono state udite questa sera a Leopoli, nell'ovest dell'Ucraina. Lo ha riferito su Twitter il sindaco Andriy Sadovyi, invitando la popolazione a restare nei rifugi antiaerei e segnalando blackout in alcune zone della città.

19.07 -
Salgono a 10 i civili uccisi oggi in diversi raid russi nella regione di Donetsk, nell'est dell'Ucraina. Lo ha riferito su Twitter il governatore della regione, Pavlo Kyrylenko, aggiungendo che altre 15 persone sono state ferite

17.38 - Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha lanciato al presidente russo, Vladimir Putin, un appello affinché "la Russia sia all'altezza delle sue responsabilità di membro permanente del Consiglio di sicurezza, mettendo fine alla sua aggressione devastatrice" in Ucraina. Lo ha fatto sapere l'Eliseo alla fine del colloquio, durato 2 ore e 10 minuti. Era il primo dal 29 marzo fra i due capi di Stato e il primo dopo la rielezione di Macron.

16.48 - "Abbiamo verificato le liste dei residenti deportati dai russi nel loro Paese. Attualmente sono quasi 40.000 persone. I nostri cittadini vengono portati ai margini della Russia, viene dato loro un certificato di immigrazione e usati per diversi lavori perché lì non c'è nessuno che lavori". Lo ha detto il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, in un briefing online al media center di Kiev, aggiungendo che i russi "stanno costringendo i cittadini a svolgere diversi compiti nella stessa Mariupol come rimuovere i detriti e bruciare i corpi dei civili uccisi: stanno nascondendo i loro crimini".

16.43 - Sono almeno 3.193 i civili rimasti uccisi, tra cui 227 bambini, e 3.353 quelli feriti dall'inizio dell'offensiva russa in Ucraina. Lo riferisce nel suo ultimo bollettino l'ufficio dell'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr), sottolineando come sempre che il bilancio è sottostimato per le difficoltà di effettuare le verifiche sul terreno.

16.04 - "Al momento è in corso un potente assalto al territorio dello stabilimento Azovstal con l'appoggio di mezzi corazzati, carri armati, tentativi di sbarco e un gran numero di fanti". Lo ha detto in un videomessaggio su Telegram il vice comandante del reggimento Azov, Svyatoslav Palamar, aggiungendo che negli attacchi russi delle scorse ore "sono stati feriti 10 civili", oltre alle due donne rimaste uccise di cui aveva già dato notizia.

15.54 - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è rivolto oggi al parlamento albanese per ringraziare il Paese del sostegno offerto all'Ucraina e per la chiara condanna all'aggressione da parte della Russia. "Adesso tutti, nel mondo, stanno dimostrando il loro carattere. Qualcuno è grande, per quanto riguarda le sue misure, ma piccolo quando deve dimostrare il coraggio, mentre qualcuno è piccolo sulla mappa, ma ha un grande cuore", ha detto Zelensky nel suo intervento tramite un collegamento video in diretta, mentre in aula tutti i deputati albanesi tenevano davanti un cartello con i colori della bandiera Ucraina e la scritta in inglese "We stand with Ukraine".

15.42 - "L'Occidente deve smettere di fornire armi all'Ucraina". Lo ha detto Vladimir Putin al presidente francese Emmanuel Macron nel corso della telefonata che si è tenuta in tarda mattinata, secondo il Cremlino.

15.37 - I civili evacuati dall'acciaieria Azovstal di Mariupol sono arrivati a Zaporizhzhia. Lo ha constatato l'ANSA sul posto.

14.20 - L'Ucraina vincerà la guerra contro la Russia e sarà libera dall'occupazione straniera. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson ai deputati ucraini della Verkhovna Rada, diventando così il primo leader occidentale e mondiale a parlare in videocollegamento al Parlamento di Kiev dopo l'inizio dell'invasione da parte delle truppe di Mosca. 

13.52 - "Putin deve essere assolutamente processato, è il principale criminale di guerra del XXI secolo: ricordate la Cecenia, la Georgia e ora l'Ucraina". Lo ha detto la procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova, incontrando i giornalisti davanti alla casa della Cultura di Irpin, completamente distrutta. "E' lui il responsabile come comandante in capo dei crimini di guerra commessi in queste zone", ha aggiunto.

13.30 - "Siamo stati bombardati tutta la notte, due donne civili sono rimaste uccise e ora Azovstal viene preso d'assalto". Lo riferisce il vice comandante del reggimento Azov asserragliato nell'acciaieria Azovstal di Mariupol Svyatoslav Palamar (Kalyna) citato dall'Ukrainska Pravda. "I russi adesso stanno cercando di irrompere nell'impianto, prima dell'assalto, gli aerei hanno bombardato l'impianto", aggiunge.

13.19 - L'esercito russo ha iniziato a prendere d'assalto l'acciaieria Azovstal a Mariupol. Lo scrive l'agenzia ucraina Unian, citando il proprio corrispondente militare Andrei Tsaplienko. "Gli occupanti hanno preso d'assalto l'Azovstal, cercando di entrare nell'impianto", scrive Tsaplienko su Telegram, precisando che l'informazione è "confermata dal vice comandante del reggimento Azov. Non ci sono ancora dettagli".

13.17 - "Sono fiducioso che il Consiglio imporrà in via imminente ulteriori sanzioni" alla Russia, "in particolare sul petrolio". Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, parlando all'inaugurazione ad Alexandroupoli di un nuovo terminale di gnl che dal nord-est della Grecia aiuterà l'Europa e i Balcani occidentali a tagliare la dipendenza dall'energia russa. "La guerra della Russia contro l'Ucraina ha già avuto e continuerà ad avere gravi conseguenze per la sicurezza in Ue e nel mondo", ha aggiunto Michel, sottolineando che l'obiettivo dell'Ue "è semplice: dobbiamo rompere la macchina da guerra russa".

12.10 - Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto con le nuove misure russe in risposta alle sanzioni. Lo riferisce l'agenzia russa Tass.

12.08 - Il conduttore della tv russa Rossija 1 Dmitry Kiselyov, in una trasmissione andata in onda l'altro ieri sera, ha illustrato agli spettatori le potenzialità del missile sottomarino Poseidon in grado di "innescare uno tsunami radioattivo di 500 metri che potrebbe spazzare via il Regno Unito". Lo riportano diversi media internazionali. "L'esplosione del siluro termonucleare vicino alla costa Gb causerà uno tsunami gigante, alto fino a 500 metri", ha detto Kiselyov aggiungendo - secondo quanto riporta il sito polacco Fakt - che il missile "viaggia a una profondità di 1 km e ad una velocità di 200 km all'ora. Non c'è modo di fermarlo".

11.49 - Un bombardamento russo ha colpito oggi il villaggio di Zaliznychne, vicino a Zaporizhzhia, dove due persone sono rimaste uccise. Lo Ukrinform, citando l'amministrazione regionale militare di Zaporizhzhia. Secondo il portavoce, il colonnello Ivan Arefiev, i russi hanno bombardato il villaggio di Zaliznychne e "hanno distrutto una scuola locale, danneggiando l'edificio, il tetto e le finestre. Inoltre, 12 case sono state danneggiate. A seguito dei bombardamenti e delle ferite da schegge, due persone sono morte".

Ore 11.35 - "Solo tre dei 14 autobus di evacuazione con i rifugiati di Mariupol hanno raggiunto il territorio controllato dal governo ucraino. Il destino delle persone che si trovano nei restanti undici autobus è sconosciuto: questi undici autobus sono scomparsi da qualche parte, dovevano andare verso Zaporizhzhia nella parte controllata del nostro Stato, ma si sono persi da qualche parte". Lo ha detto il sindaco di Mariupol Vadym Boichenko citato da Interfax Ukraine.

Ore 10.30 - Duemila residenti di Mariupol stanno aspettando vicino a Berdyansk, a circa un'ottantina di chilometri dalla città portuale, per essere evacuati a Zaporizhzhia, ma le truppe russe non lo permettono. Lo denuncia il sindaco di Mariupol Vadym Boychenko, secondo quanto riferisce Ukrinform.

Ore 10.26 - Missili Oniks lanciati da droni hanno colpito e distrutto un hangar vicino a Odessa con le armi inviate dai Paesi europei e dagli Usa all'Ucraina. Lo affermano i vertici militari russi, citati dalla Tass, specificando che nell'attacco sono stati distrutti droni da combattimento, munizioni e altre armi. Le forze aeree di Mosca - dicono - hanno colpito 69 obiettivi militari ucraini.

Ore 9.02 - Secondo il governatore dell'oblast di Lugansk, Sergiy Gaidai, nelle ultime ore 12 attacchi russi sono stati respinti sulla linea del fronte delle regioni di Lugansk e Donetsk. Gaidai lo rende noto su Telegram citato dal Guardian. Sei carri armati, cinque sistemi di artiglieria, 22 unità di veicoli corazzati da combattimento e otto veicoli sono stati distrutti, afferma. Sono stati abbattuti anche cinque droni Orlan-10.

08.25 - Almeno tre civili sono rimasti uccisi durante un bombardamento russo sulla città ucraina di Vuhledar, nella regione orientale di Donetsk. Lo ha riferito l'ufficio del presidente ucraino citato dal Guardian.

07.40 - I civili e le forze ucraine ancora all'interno dell'acciaieria Azovstal di Mariupol sono sottoposti a bombardamenti "senza sosta", con le scorte di cibo e acqua che si stanno ormai esaurendo. Lo racconta il vice comandante del controverso battaglione Azov, Svyatoslav Palamar, secondo quanto riporta la Cnn. "Gli attacchi proseguono senza sosta, con artiglieria dai carri armati, spari a raffica, e ogni 3-5 minuti bombardamenti dai cieli", spiega Palamar, precisando che "ci sono ancora civili riparati nell'acciaieria, e tuttavia il nemico continua ancora questo bombardamento".

03.43 - Il Pentagono ha confermato che il super generale russo Valery Gerasimov è stato al fronte nel Donbass la settimana scorsa. "Sappiamo che c'è stato per diversi giorni la settimana scorsa", ha riferito un alto funzionario della Difesa americana precisando però di "non poter confermare" che il capo di Stato maggiore delle forze russe è stato ferito, come invece dichiarato dal governo di Kiev.

01.21 - "Il mondo deve opporsi a questa retorica vile e pericolosa e sostenere i nostri partner ucraini di fronte al feroce assalto del Cremlino". Lo ha scritto su Twitter il segretario di Stato americano Antony Blinken, ripostando un tweet del ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid che condannava le frasi antisemite di quello russo Serghei Lavrov.

00.16 - L'Ungheria sarebbe stata informata in anticipo dalla Russia della sua volontà di invadere l'Ucraina. Lo scrive il Kyiv Independent citando il capo del Consiglio di Sicurezza ucraino, Oleksiy Danilov. Il giornale ucraino fa notare come il primo febbraio scorso Viktor Orban si sia recato a Mosca in visita da Vladimir Putin. Successivamente le autorità ungheresi si sono pubblicamente opposte all'imposizione di sanzioni alla Russia. 

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