13.44 - Il premier britannico, Boris Johnson, si è detto "sconvolto" per le condanne a morte inflitte ai due britannici Aiden Aslin e Shaun Pinner da parte dei filorussi del Donetsk e ha ordinato ai ministri di fare "tutto ciò che è in loro potere" per ottenerne il loro rilascio.
13.03 - Il Papa ha ricevuto in udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, la quale si è successivamente incontrata con il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato da mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati. "Nel corso dei cordiali colloqui in Segreteria di Stato, ci si è soffermati sulle buone relazioni bilaterali e sul comune impegno ad adoperarsi per porre fine alla guerra in Ucraina, dedicando particolare attenzione agli aspetti umanitari e alle conseguenze alimentari del protrarsi del conflitto", riferisce la Santa Sede.
12.12 - La Russia è aperta al dialogo, ma "bisogna essere in due per ballare il tango". Così il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, come riporta la Tass, rispetto alla via diplomatica come soluzione al conflitto in Ucraina.
12.09 - La decisione sui militari britannici e marocchino, condannati ieri a morte nel Donetsk, è presa "in base alle leggi del Dpr (la sedicente Repubblica Popolare del Donetsk, ndr)" e non si deve interferire "con il sistema giudiziario della Repubblica". Lo ha detto, come riporta Ria Novosti, il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov che ha esortato "a non speculare sull'argomento della condanna ai mercenari stranieri condannati nel Dpr".
9.22 - "Severodonetsk, Lysychansk e altre città del Donbass, che gli occupanti considerano ora gli obiettivi primari, sono ancora in piedi". Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come riporta Bbc, affermando che le truppe ucraine sono state nuovamente attaccate nella principale città del Lugansk.
8.44 - Distrutto dai bombardamenti russi il Palazzo di ghiaccio di Severodonetsk, un simbolo della città: "Ghiaccio, pattinaggio artistico, hockey, pallavolo, scuola sportiva, concerti, quasi 50 anni di storia dello sport e dello sviluppo culturale sono andati in fumo". Lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergiy Gaidai, riportato dall'Ukrainska Pravda.
8.16 - Le truppe russe stanno cercando di stabilire il pieno controllo sulla regione di Lugansk entro il 12 giugno, data della celebrazione del Giorno della Russia: afferma il capo dell'Amministrazione militare regionale Sergiy Gaidai su Facebook. Gaidai ha anche riferito che i combattimenti stanno continuando nella città dell'Ucraina orientale di Severodonetsk e negli insediamenti di Hirske e Popasna: "Severodonetsk regge, ma i russi stanno distruggendo tutto. Il mondo russo è un deserto. Il nemico sta cercando di raggiungere questo obiettivo", ha scritto Gaidai.
8.04 - Nei commenti rilasciati alle tv russe in occasione del 350mo anniversario dalla nascita di Pietro il Grande, il presidente russo Vladimir Putin si è paragonato allo zar tracciando un parallelo tra quelle che ha descritto come le loro due imprese storiche gemelle per riconquistare le terre russe: "A quanto pare, spetta anche a noi restituire (ciò che è della Russia) e rafforzare (il Paese). Se partiamo dal fatto che questi valori fondamentali costituiscono la base della nostra esistenza, riusciremo sicuramente a risolvere i compiti che abbiamo di fronte", ha detto, citato dal Guardian.
7.25 - Il vice capo dell'intelligence militare ucraina Vadym Skibitsky ha dichiarato che l'Ucraina sta perdendo contro la Russia in prima linea e che ora dipende quasi esclusivamente dalle armi provenienti dall'Occidente per tenere a bada la Russia: "Questa è ormai una guerra di artiglieria. I fronti sono ora il luogo in cui si deciderà il futuro e stiamo perdendo in termini di artiglieria. Tutto ora dipende da ciò che l'Occidente ci dà", ha detto al Guardian.
6.29 - Il Canada ha congelato beni di proprietà di cittadini russi colpiti dalle sanzioni per l'equivalente di circa 91 milioni di euro ed ha bloccato transazioni con queste persone per un valore di circa 214 milioni di euro dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina al sette giugno: lo ha reso noto la polizia del Paese sul suo sito.