Almeno 155 persone sono rimaste uccise e oltre 500 ferite a Sanaa, quando un aereo della Coalizione araba a guida saudita ha preso di mira un salone per i ricevimenti dove si svolgeva un funerale alla presenza di diversi esponenti Houthi, i ribelli sciiti sostenuti dall'Iran che controllano la capitale yemenita. Il bilancio è stato reso noto da fonti degli stessi Houthi e dal ministero della Salute, lasciando intendere che tra le vittime vi potrebbero essere alcuni loro alti ufficiali.
Il bilancio dell'attacco potrebbe però non essere ancora definitivo. Hakim al Masmari, un giornalista del quotidiano Yemen Post, aveva già detto ore fa alla televisione panaraba Al Jazira che gli
uccisi potevano essere 130 e i feriti 300. Tra i morti, secondo lo stesso Al Masmari, c'è il sindaco di Sanaa, Abdul Qader Hilal. Mentre non si conosce ancora la sorte del generale
Jalal al Ruwishan, 'ministro dell'Interno' dell'autoproclamato governo degli Houthi. Il funerale era quello di suo padre. L'agenzia yemenita Saba, controllata dagli Houthi, ha
affermato che l'attacco è stato compiuto nel pomeriggio da un jet della Coalizione saudita su un salone per le cerimonie situato sulla Via Al Khamsin, dove venivano celebrate le
esequie. Secondo Al Masmari, il giornalista dello Yemen Post, l'aereo ha sganciato quattro ordigni in due riprese sul sito dove era in corso la cerimonia.
Yemen: raid a funerale, almeno 155 morti
Lo sostengono fonti dei ribelli Houthi, dopo attacco saudita