Medio Oriente

Unesco: Usa e Israele lasciano. Berlino: deplorevole uscita Usa

La decisione dopo le risoluzioni di condanna di Israele. Berlino: 'Deplorevole'

Redazione Ansa

L'ex ministra francese della Cultura, Audrey Azoulay, prende il posto della bulgara Irina Bokova come nuovo Direttore Generale dell'Unesco. Sconfitto il candidato del Qatar contro cui era arrivata al ballottaggio. Intanto tiene banco la polemica sulla decisione degli Stati Uniti.

"Il governo tedesco ritiene l'uscita degli Usa dall'Unesco deplorevole: così si dà un segnale sbagliato". Lo ha detto il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert che ha sottolineato "l'importanza del ruolo della cultura in tempi di crisi globale".
Intanto il premier Benyamin Netanyhau - che e' anche ministro degli affari esteri - ha dato istruzioni di "preparare l' uscita di Israele dall'Unesco in parallelo con gli Usa". Lo riferisce l'ufficio del primo ministro.

La Palestina "si rammarica" per la decisione "altamente politica" degli Usa di uscire dall'Unesco motivata da Washington con le recenti tensioni sull'ingresso della Palestina nell'organizzazione internazionale: lo riferisce il ministero degli Esteri palestinese alla testata online filo-Cremlino Sputnik. "Ci rammarichiamo per la decisione, che è altamente politica in un ente che intende limitare lo scopo del suo operato sulle questioni culturali, dell'istruzione e del patrimonio culturale", fanno sapere dal ministero palestinese.

La decisione degli Stati Uniti sarà effettiva dalla fine del 2018 e gli Usa resteranno osservatori. La scelta - riferisce il dipartimento di Stato - "non è stata presa con leggerezza e riflette le preoccupazioni americane per i crescenti arretrati" da versare "all'Unesco, la necessita' di riforme fondamentali dell'organizzazione e la prosecuzione del pregiudizio anti Israele all'Unesco".

La decisione Usa di ritirarsi dall'Unesco - rende noto il dipartimento di Stato Americano - entrera' in vigore il 31 dicembre 2018. Gli Usa intendono diventare poi un osservatore permanente della missione per "contribuire alle visioni, prospettive e competenze americane su alcune delle importanti questioni affrontate dall' organizzazione inclusa la tutela del patrimonio dell'umanita', la difesa della liberta' di stampa e la promozione della collaborazione scientifica e dell'educazione.

"Mi rammarico profondamente per la decisione degli Stati Uniti di ritirarsi dall'Unesco, di cui ho ricevuto notifica ufficiale con una lettera del segretario di stato americano, Rex Tillerson", si legge in un comunicato della direttrice generale dell'Organizzazione con sede a Parigi, Irina Bokova.

E' dal 2011, quando la Palestina divenne membro dell' organizzazione dell'Onu, che gli Stati Uniti hanno smesso di finanziarla pur mantenendo un ufficio nel quartier generale di Parigi. Intanto a Parigi si sta votando in questi giorni per eleggere il nuovo direttore generale. Per ora sono rimasti in lizza due soli candidati che sono pari a livello di preferenze: l'ex ministro della cultura francese Audrey Azoulay e il suo omologo del Qatar Hamad Bin Abdulaziz Al-Kawari su cui Israele ha già espresso le proprie preoccupazioni.

La decisione degli Usa di ritirarsi dall'Unesco è "una triste notizia": lo ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov.

Il ritiro Usa dall'Unesco "a causa delle relazioni con Israele è una decisione "da apprezzare". Lo ha detto via twitter, in una prima reazione da parte israeliana, l'ex ministro degli esteri,e negoziatore capo, Tizpi Livni. "E' un messaggio al mondo - ha proseguito - che c'e' un prezzo alla politicizzazione, alla storia unilaterale e distorta".

Inviato Israele, anche noi dovremmo lasciare - "La mia personale raccomandazione al premier Benyamin Netanyahu è quella di restare incollati agli Usa e lasciare immediatamente l'Unesco". Lo ha detto, citato da Ynet, l'ambasciatore israeliano nell'organismo, Carmel Shama-Hacohen. "Negli anni recenti l'Unesco - ha proseguito - si è trasformato in una bizzarra organizzazione che ha perso le sue orme professionali a favore di interessi politici di certi paesi". 

Guterres, 'profondo rammarico' per ritiro Usa - Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, "si rammarica profondamente per il ritiro degli Stati Uniti dall'Unesco, alla luce del ruolo primario che gli Usa hanno giocato nell'organizzazione sin dalla sua fondazione": lo ha detto all'ANSA il portavoce del Palazzo di Vetro.

   

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