(ANSA) - ROMA, 11 LUG - Scariche elettriche, frustate,
pestaggi e violenze sessuali, carceri "segrete": un nuovo
rapporto di Human Rights Watch (Hrw), basato sulla testimonianza
di alcune fra le stesse guardie carcerarie, alza un velo
inquietante sulle prigioni femminili in Arabia saudita e sul
trattamento riservato nel 2018, in particolare a detenute di
rango elevato: per lo più avvocati e attiviste dei diritti umani
e delle donne. Fra le persone ad aver subito abusi e torture
figurano, secondo Hrw, anche la nota avvocata per i diritti
delle donne Loujain al-Hathloul, e l'attivista (uomo) Mohammed
al-Rabea.
Il rapporto, spiega Hrw, è basato su alcuni messaggi di testo
inviati da secondini testimoni di questi trattamenti, che
insieme ad alcune testimonianze, formano un mosaico piuttosto
sinistro: "Nuove prove che indicano l'uso di torture brutali su
donne che difendono i diritti delle donne e altri detenuti di
alto profilo mettono ancora più a nudo il disprezzo saudita per
lo stato di diritto e il fallimento di qualunque credibile
tentativo di indagare su questi accuse", dichiara in una nota
Michael Page, vicedirettore dell'Ong umanitaria per il Medio
Oriente e il Nord Africa.
"Lasciare che chi compie abusi la passi sempre liscia
significa mandare loro il messaggio che possono torturare
impunemente senza dover mai rispondere di questi crimini", ha
aggiunto Page.
Le testimonianze riportate da Hrw si riferiscono in
particolare al carcere di Dhabhan, a nord di Gedda, e a un'altra
prigione definita "segreta". (ANSA).
Arabia Saudita: Hrw, 'donne attiviste torturate in carcere'
Testimonianze di guardie fanno luce su abusi su detenute