Diciassette giornalisti di sette Paesi, presi di mira dal software Pegasus, hanno denunciato insieme all'Ong Reporters sans frontières la società israeliana NSO Group, all'origine dello sviluppo della controversa tecnologia finita al centro delle cronache mondiali. Questi giornalisti, vittime potenziali o confermate del software di sorveglianza di sono "formalmente aggiunte alla denuncia depositata da Reporters sans frontières (RSF)" assieme a due giornalisti franco-marocchini, Maati Monjib e Omar Brouksy, il 20 luglio scorso, presso la procura di Parigi, precisa l'organizzazione.
Un lavoro giornalistico che si basa su una lista di 50.000 numeri di telefono selezionati dai clienti di NSO dal 2016, ottenuta dall'organizzazione Forbidden Stories e Amnesty International.
Pegasus, giornalisti denunciano società israeliana Nso
Reporters sans frontières ricorre formalmente a Nazioni Unite