(ANSAMed) - BEIRUT, 14 OTT - Hezbollah e Amal, i due partiti
armati libanesi, affermano che "cecchini" non meglio
identificati hanno aperto il fuoco per primi contro manifestanti
degli stessi movimenti sciiti. In un comunicato congiunto,
Hezbollah e Amal denunciano "l'aggressione" da parte di "gruppi
armati organizzati".
Secondo i due partiti sciiti, vicini all'Iran e al governo
siriano, "l'aggressione ha lo scopo di spingere appositamente il
paese verso la sedizione su base religiosa".
La ricostruzione degli scontri armati fornita dai media di
Hezbollah e di Amal punta il dito sulla presenza di "cecchini
che miravano alla testa" dei manifestanti.
I franchi tiratori, secondo Hezbollah e Amal, "erano
appostati sui palazzi di fronte" alla rotonda di Tayyoune,
ovvero sugli edifici del quartiere di Ayn Remmane, nota
roccaforte dei partiti cristiani maroniti, rivali dei due
movimenti sciiti, arroccati invece nell'antistante quartiere di
Shiyah. (ANSAMed).
Libano: Hezbollah e Amal, cecchini sparavano alla testa
Miliziani partiti armati sciiti negano di aver aperto il fuoco