(ANSAmed) - BEIRUT, 02 DIC - L'Alto Commissario delle Nazioni
Unite per i Rifugiati (Unhcr), Filippo Grandi, ha rassicurato i
dirigenti del Libano, Paese al collasso economico dove da anni
sono presenti almeno un milione di profughi siriani, che la sua
agenzia intende "lavorare con la Siria e il suo governo per
rimuovere gli ostacoli" che finora hanno impedito il rimpatrio
dei civili fuggiti dalla guerra.
Citato dai media di Beirut, Grandi ha affermato riguardo al
coordinamento tra Unhcr e Damasco: "Sono stati compiuti
progressi, ma c'è ancora molta strada da fare", riferendosi a
ostacoli di tipo logistico e socio-economico in un Paese
distrutto da più di 10 anni di conflitto armato.
Ricevuto dal premier uscente libanese Najib Miqati e dal
presidente del Parlamento libanese Nabih Berri, Grandi ha
ascoltato le insistenti pressioni delle autorità di Beirut
perché vengano espulsi dal Libano quanto prima le centinaia di
migliaia di profughi siriani.
Secondo le autorità di Beirut, in Libano ci sono più di due
milioni di siriani. Il Libano ha una popolazione di meno di 4
milioni di persone. L'Onu ha contato fino al 2015 circa 800mila
profughi siriani, poi il governo libanese ha chiesto all'Unhcr
di smettere di registrare i siriani in Libano. Su questo Grandi
ha assicurato Miqati e Berri che l'agenzia Onu continua sia a
"garantire risorse internazionali per i rifugiati e coloro che
cercano il rimpatrio", sia a "sostenere le persone che sono già
state rimpatriate" dal Libano.
L'alto commissario Onu ha quindi ribadito che "le Nazioni
Unite aumenteranno l'assistenza al popolo libanese". (ANSAmed).
Libano: Grandi, lavoriamo con Siria per rimpatrio rifugiati
'Compiuti progressi, ma ancora da fare'. 1mln profughi nel Paese