Medio Oriente

Reporter occidentali arrestati in Iran, sospesa una condanna

Le guardie rivoluzionarie li accusano di avere ripreso video e immagini ed averle inviate alle loro redazioni

Arrestati in Iran 'membri dei media occidentali'

Redazione Ansa

L'esecuzione della condanna a morte per il 23enne Mahan Sadrat Marni è stata sospesa fino ad un ulteriore riesamine del caso da parte della corte suprema iraniana. Sadrat, che non ha avuto accesso ad un avvocato, era stato processato lo scorso 3 novembre, un mese dopo il suo arresto. La condanna è per aver diffuso insicurezza e paura attraverso l'organizzazione di raduni e di aver così contribuito a minare la sicurezza nazionale, anche per aver dato fuoco ad una motocicletta e aver lanciato un attacco armato di coltello. Durante il processo ha negato di avere un coltello.

Le Guardie Rivoluzionarie iraniane hanno arrestato alcuni membri di media occidentali che avevano ripreso video e immagini di "diverse situazioni" in Iran e li avevano inviati alle loro redazioni: lo hanno reso noto oggi le Guardie Rivoluzionarie in un comunicato. Le persone arrestate, che si trovano a Pardis, una città a est di Teheran, avevano il sostegno finanziario e di intelligence dei media occidentali, si legge nella nota, citata dall'IRNA. Durante le proteste in corso da tre mesi nel Paese, sono state inviate immagini e video ai social media e alle tv dissidenti in lingua persiana all'estero.

"Convocherò l'ambasciatore iraniano, appena si insedierà, per manifestare la preoccupazione e l'indignazione del governo italiano per le esecuzioni dei manifestanti e per la repressione delle proteste chiedendo una risposta credibile nella tutela dei diritti umani". Lo ha annunciato il ministro degli esteri e vicepremier Antonio Tajani rispondendo al question time alla Camera ad un'interrogazione sulle iniziative dell'Italia per fermare la violenza del regime di Teheran.

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