La vita di almeno 120 neonati nelle incubatrici degli ospedali di Gaza devastata dalla guerra è a rischio a causa dell'esaurimento del carburante nell'enclave assediata. E' l'avvertimento lanciato oggi dall'agenzia delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef).
Gli ospedali si trovano ad affrontare una terribile mancanza di medicine, carburante e acqua non solo per le migliaia di feriti in più di due settimane di guerra tra militanti di Gaza e Israele, ma anche per i pazienti di routine. "Attualmente abbiamo 120 neonati nelle incubatrici, di cui 70 con ventilazione meccanica, e ovviamente questo è il motivo per cui siamo estremamente preoccupati", ha precisato il portavoce dell'Unicef Jonathan Crickx. L'energia elettrica è una delle preoccupazioni principali per i sette reparti specializzati sparsi per Gaza che trattano i bambini prematuri per aiutarli a respirare e fornire un supporto fondamentale, ad esempio quando i loro organi non sono sufficientemente sviluppati. Secondo il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, circa 160 donne partoriscono ogni giorno a Gaza. Lo stesso fondo stima inoltre che ci siano 50.000 donne incinte in un territorio di 2,4 milioni di persone.