Medio Oriente

Tunisi: al via iter legge che rende reato i rapporti con Israele

Pene fino all'ergastolo per relazioni dirette o indirette

Redazione Ansa

(ANSA) - TUNISI, 02 NOV - E' iniziato al Parlamento tunisino l'iter per l'approvazione di una legge che criminalizza qualsiasi atto di normalizzazione con lo stato di Israele e lo punisce con pene detentive che possono arrivare sino all'ergastolo.
    "Crediamo fermamente che la Palestina debba essere liberata dal fiume al mare, che l'intera patria debba essere restaurata e che lo Stato palestinese debba essere fondato con la Santa Gerusalemme come capitale", ha affermato il presidente del Parlamento, Brahim Bouderbala in apertura della plenaria.
    La legge è composta da sei articoli ed è stata redatta da parlamentari che sostengono il presidente Kais Saied, che della causa palestinese è paladino. Essa definisce la "normalizzazione" come "il riconoscimento dell'entità sionista o l'instaurazione di relazioni dirette o indirette" con Israele.
    Prevede la pena da 6 a 12 anni di reclusione per "alto tradimento" per chi commette "il reato di normalizzazione" e l'ergastolo per la recidiva. Questa legge vieta "tutti gli atti intenzionali che comportano comunicazione, contatto, propaganda, conclusione di contratti o cooperazione, diretta o indiretta, da parte di persone fisiche o giuridiche di nazionalità tunisina con tutte le persone fisiche e giuridiche affiliate all''entità sionista". Ai tunisini è inoltre vietata qualsiasi interazione, "ad eccezione dei palestinesi interni".
    L'approvazione di questo progetto di legge è un'espressione concreta delle disposizioni della Costituzione del 2022, secondo la quale la normalizzazione con l'entità sionista è un alto tradimento, hanno affermato alcuni parlamentari. Altri deputati hanno sottolineato che il testo, sottoposto all'esame della sessione plenaria, contiene diversi errori nella formulazione e richiede l'audizione delle parti ufficiali, in particolare del ministero degli Affari Esteri. Non è chiaro dunque se la sessione verrà rinviata, si procederà all'inserimento di emendamenti oppure si procederà al voto. La Tunisia non intrattiene ufficialmente alcun rapporto con Israele. (ANSA).
   

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