(ANSA) - TUNISI, 02 MAR - Qualche migliaio di lavoratori ha
risposto all'appello del potente sindacato tunisino Ugtt "per
difendere il dialogo sociale, i diritti sindacali, il potere
d'acquisto e l'applicazione degli accordi e delle convenzioni",
manifestando oggi davanti al Palazzo di governo della capitale.
Un affondo al potere in carica è arrivato dal segretario
generale Noereddine Taboubi, il quale ha affermato che il
diritto sindacale non può essere esercitato in assenza di
diritti civili e politici.
Secondo lui la Tunisia riscontra gravi violazioni dei diritti
sindacali, che si sono concretizzate in una serie di arresti tra
i sindacalisti.
Si è trattato di un test importante per misurare la forza del
sindacato, storicamente determinante nelle vicende democratiche
tunisine, ora più che mai dopo la rarefazione dello scenario
politico nell'epoca del presidente Kais Saied. In contrasto da
molti mesi con la linea del presidente e del governo con il
quale ha tagliato quasi tutti i canali di negoziazione sociale,
il sindacato mirava con questa manifestazione a far ricordare il
suo peso sugli equilibri socio-politici del potere in Tunisia e
a chiedere l'apertura di un dialogo sociale e il rispetto dei
diritti sindacali, "che rappresentano una linea rossa da non
oltrepassare", secondo le parole di Taboubi. Parole di
apprezzamento nei confronti di Saied sono comunque arrivate dal
segretario del sindacato in relazione alla lotta ai subappalti
nel mercato del lavoro lanciata recentemente dal presidente
tunisino. (ANSA).
Tunisi, sindacato in piazza per la ripresa del dialogo sociale
Taboubi, 'saggezza non può essere scambiata con debolezza'