(di Sami al-Ajrami)
(ANSA) - RAFAH, 10 MAR - E' il Ramadan più difficile di
sempre a Gaza. E per Rafah, nel sud della Striscia, ad un passo
dall'Egitto, piena di sfollati, non è diverso.
Una settimana fa, la società di telefonia mobile 'Oreedoo',
una delle due società di comunicazione che lavorano nei
Territori palestinesi, ha deciso di agire e decorare decine di
tende nella zona occidentale di Rafah per rallegrare alcune
famiglie. Ha distribuito luci e decorazioni colorate per i
bambini: un'eccezione di cui però la gente non ha potuto godere
per i raid aerei.
"Siamo già costretti a digiunare perché non abbiamo cibo,
come possiamo digiunare durante il Ramadan?", dice all'ANSA
Waleed Anter, 36 anni, padre di 3 figli, che vive in una tenda
vicino al quartiere saudita occidentale di Rafah. Durante la
guerra non ci sono state autorità religiose locali a fornire
istruzioni alla comunità: le persone - denunciano alcuni - sono
state lasciate sole e hanno dovuto decidere in autonomia cosa
fare e se possono digiunare o meno. Ma c'è anche un'altra
questione che per Ramadan preoccupa la gente: "Se Israele e
Hamas faranno una tregua, sarà consentito agli sfollati di
tornare alle loro case e vivere in qualche modo in condizioni
normali durante il Ramadan?". (ANSA).
Ramadan di guerra a Rafah senza luci né dolci
'Come possiamo rispettare il digiuno se siamo già alla fame?'