Medio Oriente

Il premier dell'Anp ricorda la Nakba: 'I palestinesi non lasceranno mai Gaza'

Mentre Israele respinge la dichiarazione dell'Onu su uno Stato palestinese

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Redazione Ansa

     L'attaccamento dei palestinesi alla propria terra "sconfiggerà tutti i tentativi di sfollamento continuati dopo la Nakba, non ultimi i piani per sfollare la nostra gente a Gaza". Lo ha detto il premier di Ramallah Muhammad Mustafa nella ricorrenza della 'Nakba' (Catastrofe) - la nascita di Israele nel 1948 e l'esodo di circa 700mila palestinesi dalle loro terre - che viene ricordata oggi in tutti i Territori.

Video In Cisgiordania migliaia in piazza per ricordare la Nakba

 

    Mustafa - citato dalla Wafa - ha denunciato "l'escalation degli attacchi dell'occupazione e dei suoi colonialisti in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme". Una escalation - ha aggiunto - alla quale non ci arrenderemo andando via.   

Netanyahu respinge la risoluzione Onu: 'Nessuno impedirà a Israele di esercitare il nostro diritto fondamentale di difenderci'

    Il governo israeliano ha respinto all'unanimità, su proposta del premier Benyamin Netanyahu, la recente Risoluzione dell'Assemblea generale dell'Onu  che consente alla Palestina di diventare membro delle Nazioni Unite.

   Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier. "Non daremo una ricompensa per il terribile massacro del 7 ottobre. Non permetteremo loro - ha detto  Netanyahu - di creare uno Stato terrorista dal quale possano attaccarci ancora più forte".

   "Nessuno - ha aggiunto il premier - impedirà a Israele, di esercitare il nostro diritto fondamentale di difenderci, né l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite né qualsiasi altra entità. Staremo insieme a testa alta per difendere il nostro Paese".

   La decisione di oggi del governo - annunciata nel giorno in cui i palestinesi celebrano la Nakba - comporta che per Israele "non cambia lo status delle aree contese, non conferisce alcun diritto e non pregiudica alcun diritto dello Stato di Israele e del popolo ebraico nella Terra d'Israele".

   Inoltre, la decisione dell'Onu " non costituirà una base per futuri negoziati e non ha alcuno scopo per promuovere una soluzione pacifica". Israele ha sempre sostenuto che la nascita dello Stato palestinese deve essere affidata alle trattative dirette tra le
parti.

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