Medio Oriente

Protezione civile: 26 morti in un raid di Israele in due attacchi aerei su Gaza

Colpiti una moschea e un quartiere. Austin a Gallant: la sconfitta di Hamas è un interesse condiviso

Redazione Ansa

L'agenzia di protezione civile di Gaza ha affermato che 26 persone sono rimaste uccise in due attacchi aerei israeliani sferrati prima dell'alba contro Gaza City. In precedenza, l'agenzia di stampa Wafa aveva riferito di 16 morti in un attacco sul quartiere Al-Daraj della città.

Il portavoce dell'agenzia di protezione civile Mahmud Bassal ha confermato all'Afp il raid specificando che è stata colpita la casa di una famiglia. Bassal ha poi riferito che altre 10 persone sono morte in un secondo attacco contro una moschea. Tra le 26 vittime totali ci sono almeno 15 bambini, di cui 10 uccisi nel raid sull'abitazione di Al-Daraj.

Il gabinetto di guerra di Israele ha approvato all'unanimità nuove linee guida per i suoi negoziatori nel tentativo di rilanciare i colloqui su un accordo di tregua con Hamas, secondo il sito web di notizie israeliano Walla. Da parte sua l'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu ha affermato solo che nella sua ultima riunione di ieri sera il gabinetto di guerra dello Stato ebraico ha ordinato alla sua squadra "di continuare i negoziati per la restituzione degli ostaggi" israeliani ancora nella Striscia di Gaza. 

Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha parlato con il suo omologo israeliano Yoav Gallant della necessità di un "meccanismo efficace" per coordinare le operazioni umanitarie e militari nella Striscia di Gaza e "ha riconosciuto un interesse condiviso nella sconfitta duratura di Hamas e nel rilascio urgente di tutti gli ostaggi", afferma il Pentagono.

Austin ha sottolineato il "forte sostegno a Israele" da parte dell'amministrazione Biden e "ha ribadito le forti obiezioni degli Stati Uniti alla scandalosa richiesta del procuratore della Corte penale internazionale di mandati di arresto contro i leader israeliani", secondo un comunicato Usa citato da media americani e dello Stato ebraico.

Austin ha anche chiesto a Israele di lavorare per aumentare la quantità di aiuti che entrano nell'enclave palestinese. I due responsabili della Difesa hanno quindi "discusso del modo migliore per sconfiggere i rimanenti di Hamas a Rafah riducendo al minimo i danni ai civili", aggiunge la dichiarazione del Pentagono. 

Il segretario alla Difesa americano ha sottolineato "l'urgente necessità di aumentare l'assistenza umanitaria a Gaza attraverso tutti i valichi disponibili" e "ha incoraggiato il governo israeliano a concludere i colloqui con il Cairo per riaprire quello di Rafah e riprendere il flusso di aiuti dall'Egitto attraverso Kerem Shalom", conclude la nota del portavoce militare americano Pat Ryder.

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