"Lo Stato di Israele non vuole e non può passare sotto silenzio quello che è accaduto. La nostra risposta arriverà e sarà dura". Lo ha detto Benyamin Netanyahu in visita a Majdal Shams, dove sono stati uccisi 12 tra bambini e adolescenti da un razzo lanciato dal Libano. "Hezbollah, con il sostegno iraniano, ha lanciato qui un missile iraniano che ha causato la morte di 12 anime innocenti", ha aggiunto il primo ministro israeliano.
"Alla comunità drusa - ha aggiunto ancora il premier - dico: non perdete la speranza di fronte alle aggressioni dell'asse del male dell'Iran e degli Hezbollah. Lo stato di Israele continuerà ad essere al vostro fianco, qui, in tutta la regione, oggi domani e sempre".
Circa 200 residenti di Majdal Shams hanno dimostrato contro il premier israeliano Benyamin Netanyahu in visita a Majdal Shams. Lo riferisce Haaretz secondo cui al premier è stato gridato "vattene via" e "assassino". Inoltre gli è stato gridato, secondo la stessa fonte, "sei il nemico di tutti noi".
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha "condannato con forza l'irruzione" nella base dell'Idf Sde Teiman. Lo fa sapere l'ufficio del primo ministro aggiungendo che Netanyahu ha chiesto "l'immediato rasserenarsi degli animi" all'interno della base. Il riferimento è all'irruzione di attivisti e politici di estrema destra nella base dove sono stati arrestati nove soldati per presunti abusi a un detenuto palestinese ritenuto un terrorista di Hamas.
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