Medio Oriente

Attacco terroristico vicino Tel Aviv, investito un giovane

Netanyahu in tribunale per il processo per corruzione, il Tribunale ha respinto la richiesta dei media di trasmettere la diretta

Redazione Ansa

Un automobilista si è scagliato con il suo mezzo contro un pedone, un ragazzo di 21 anni, a Bnei Brak, vicino Tel Aviv cercando poi di fuggire: la polizia ha dichiarato che si tratta di un attacco terroristico. Gli agenti hanno immediatamente arrestato il conducente, un arabo-israeliano sui vent'anni, residente a Zemar Shasharon. In un video pubblicato da Ynet, si vede il conducente dell'auto deviare dalla sua corsia e accelerare fino al punto di colpire il giovane. Bnei Brak è una cittadina abitata da ebrei ortodossi. 

Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, è in tribunale a Tel Aviv per la ripresa del processo a suo carico per corruzione. Netanyahu, che ha ripetutamente cercato di ritardare la sua comparsa in tribunale, è il primo primo ministro israeliano in carica ad affrontare un processo penale.

Netanyahu è entrato nell'aula del tribunale distrettuale di Tel Aviv dopo essersi astenuto dal rilasciare dichiarazioni ai media. L'aula è gremita da politici e persone arrivate per ascoltare la testimonianza del premier. Il primo ministro ha stretto la mano ai membri della Knesset, ai ministri e ai sostenitori presenti all'udienza, e poi ha discusso brevemente con il suo avvocato Amit Hadad e con i membri della coalizione, compreso il presidente della Knesset Amir Ohana. Netanyahu ha deliberatamente evitato di sedersi sul banco degli imputati finché i fotografi non hanno lasciato l'aula, poiché è vietato scattare foto dopo che i giudici sono entrati. Il tribunale non ha accolto la richiesta dei media di trasmettere la testimonianza in diretta.

Nel corso della prima udienza Netanyahu ha quindi iniziato a testimoniare. La sua testimonianza riprenderà domani nel primo pomeriggio.

 

Video Tel Aviv, Netanyahu in tribunale al processo per corruzione

 

Netanyahu ai giudici: 'Non c'è giustizia senza verità'

"Prima di tutto, grazie. Ho atteso questo momento per otto anni, per dire la verità come la ricordo, una verità che è importante anche per la giustizia. Non c'è giustizia senza verità." Così ha esordito il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu durante la sua testimonianza, dopo essere stato avvertito dalla giudice di dire solo la verità, come ogni altro testimone.

Nel corso della sua dichiarazione, Netanyahu ha parlato anche delle sue responsabilità come primo ministro: "Sono anche il primo ministro, gestisco il Paese, guido lo Stato di Israele e l'esercito israeliano in una guerra su sette fronti, eppure pensavo che fosse possibile fare entrambe le cose contemporaneamente. Ma pochi giorni fa è successo qualcosa di tettonico, tettonico significa un terremoto. E questa è una scossa che non si verificava da 100 anni, da quando è stato firmato l'accordo Sykes-Picot (il crollo del regime di Assad). Questo cambiamento altera la realtà, abbiamo cambiato il volto del Medio Oriente e avrà conseguenze storiche.." Ha esordito così davanti al tribunale di Tel Aviv il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu.

Manifestanti pro e contro Netanyahu davanti al tribunale

Gruppi di manifestanti, compresi i familiari degli ostaggi, si sono riuniti questa mattina su entrambi i lati dell'ingresso del tribunale distrettuale di Tel Aviv mentre il primo ministro Benyamin Netanyahu testimonia nel processo per corruzione. La polizia ha separato i sostenitori dai detrattori di Netanyahu, che si sovrastano a vicenda con cori e slogan. Maayan Sherman, madre del soldato rapito e ucciso Ron Sherman, tiene in mano una foto del figlio, su cui ha scritto: "Rapito a causa di Netanyahu. Assassinato da Netanyahu". Gli agenti di polizia a cavallo sono schierati sul posto.

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