Mondo

La Sicilia apre la Settimana della cucina italiana a Londra

Con lo chef stellato Giorgio Locatelli e Giusi Battaglia

Redazione Ansa

(ANSA) - LONDRA, 12 NOV - La cucina siciliana ha aperto a Londra la IX edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo. Piatti e tradizioni culinarie dell'isola sono stati raccontati all'Istituto italiano di cultura da Giusi Battaglia, la "Giusina in cucina" che ha fatto approdare i manicaretti siciliani sul piccolo schermo e sui social network, e da Giorgio Locatelli, chef stellato - il suo ristorante nella capitale britannica ha ben tre stelle Michelin - lombardo di origine ma innamorato della cucina siciliana e autore del best-seller 'Made in Sicily'. Il direttore dell'Istituto Francesco Bongarrà ha presentato Giusi Battaglia come "una giornalista siciliana esperta di cucina straordinariamente semplice, di strada", e dall'altro lo chef Locatelli come "uno che porta la cucina italiana in Inghilterra e la fa diventare un modo di vivere.
    "Anche a Buckingham Palace il cibo Italiano va fortissimo - ha raccontato Locatelli - al punto che la casa reale ha mandato un suo chef da me per un mese per imparare le nostre ricette.
    Quanto a me, ho ereditato una tradizione di Antonio Carluccio, storico ristoratore italiano, che ogni anno usava mandare in regalo a re Carlo un tartufo bianco di Alba. Da quando Antonio è mancato, lo faccio io, e il re lo apprezza moltissimo". "La Sicilia è una terra meravigliosa. E' un giardino dell'Eden fatto di profumi e bellezza. La mia cucina - ha sottolineato ancora Locatelli - ne ha subito l'influenza. E' una cucina di fusion, caratterizzata dalle tante dominazioni che ci sono state nell'isola. Io ho cercato di riproporla parlando non solo con i cuochi ma anche con le mamme siciliane, perchè sono ancora le donne siciliane quelle che tengono davvero in mano i segreti della cucina." "In questo momento - ha detto Battaglia, autrice da ultimo di 'Sicilia, acqua e farina' - il successo non è mio ma della Sicilia che sta vivendo un momento di grandissima popolarità, dunque le mie ricette vengono seguite da tante persone". E ancora: "Io non sono una chef, io cucino per la famiglia, gli amici, lo faccio con amore e comunico le mie ricette. E guai a cambiare gli ingredienti o le dosi. Sono stata minacciata di morte per aver osato proporre di usare un formaggio che non fosse la ricotta salata per la pasta con i tenerumi". (ANSA).
   

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