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Dal cinema alla cucina, serata di cultura sarda a Stoccolma

Evento 'per mostrare l'isola che va oltre le spiagge'

Redazione Ansa

(ANSA) - STOCCOLMA, 19 NOV - Quattro cortometraggi ambientati in Sardegna, vini e cucina isolana con particolare interesse per la lingua sarda sono gli elementi che hanno caratterizzato l'evento 'Visioni Sarde' tenutosi ieri sera presso l'Istituto Italiano di Cultura a Stoccolma. "Mi ha colpito il rapporto con il paesaggio. Per i turisti la Sardegna è una regione costiera mentre per i Sardi è una regione di campagne e monti" ha sottolineato il direttore dell'istituto, Francesco Di Lella, durante l'incontro coi registi.
    Tra i corti, due erano d'ambientazione storica ispirati a fatti realmente accaduti. Ma trovare i luoghi adatti per la sceneggiatura non è stato semplice: "Spesso abbiamo trovato edifici in stato d'abbandono oppure altri che sono stati restaurati ma con troppi elementi moderni" ha dichiarato Chiara Tesser che ha co-diretto il corto 'La punizione del prete' insieme al collega cagliaritano Francesco Tomba. "Abbiamo fatto un grandissimo lavoro sulla lingua. Ho scritto in italiano e l'abbiamo tradotto in tre diversi dialetti Sardi per dargli continuità storica; è stato parecchio difficile ma ne è valsa la pena" ha aggiunto: per noi è stato importante perché la lingua porta la cultura, il modo di parlare, di muoversi e di comunicare in senso vasto. Questo è stato importante per la nostra pellicola perché trasmette un qualcosa di più profondo sulla cultura del luogo" ha sottolineato Tomba.
    Anche nel corto 'Incappucciati, Foschi' una co-produzione italo-svedese ambientato tra Orotelli e Nuoro, l'attenzione alla lingua è stata curata fino ai minimi dettagli: "Abbiamo avuto la fortuna di avere l'attrice Enrica Pintore che viene dal paese accanto e quindi parlava con un dialetto molto simile. Però abbiamo dovuto fare dei piccoli accorgimenti perché ci sono delle differenze tra come parlano ad Ottana rispetto ad Orotelli" ha spiegato il regista Nicola Camoglio, cresciuto a Sinnai, con origini di Orotelli ma che vive in Svezia da quando aveva 18 anni. "Quando andavo a scuola non ci insegnavano il sardo ed era stigmatizzato, veniva vista come una lingua inferiore" ha ricordato il regista 33enne, "ora credo che le cose stiano cambiando e ci sia una voglia d'imparare il sardo con un ritrovato senso d'orgoglio per la lingua e le sue varianti" ha concluso Camoglio.
    Tutti e quattro i corti sono stati proiettati in lingua originale, un misto tra sardo e italiano, con sottotitoli in inglese. "Ho visto che c'è stata una comprensione culturale che non avrei mai detto potessero essere colti in un posto così lontano, che però era anche l'intento del nostro film. É stata una bellissima esperienza" ha proseguito Tomba.
    A proiezioni concluse il pubblico ha potuto immergersi nella cultura sarda con vini e piatti tipici cucinati con ingredienti importati dalla Sardegna: "Sono onorata di essere qui e rappresentare la mia terra" ha dichiarato Igina Soru, sarda che vive in Svezia da 20 anni e che insieme al marito e chef, Christoffer Rosén hanno preparato pietanze sarde, con ingredienti tipici dal pecorino alla bottarga.
    L'evento è stato organizzato dall'Ambasciata d'Italia insieme all'Istituto di Cultura e al ComItEs. "Quando mi hanno proposto l'idea di fare un evento sulla Sardegna ho subito accettato" ha dichiarato l'ambasciatore d'Italia a Stoccolma, Michele Pala "ammetto che sono un pò di parte" ha ironizzato Pala che è di origini sarde "ma è una buona occasione per mettere sotto i riflettori una regione poco conosciuta al di là del turismo costiero", ha concluso. (ANSA).
   

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