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'Dietro l'opera', a Madrid mostra dedicata a Paolini e Bertolo

Organizzata dall'Istituto Italiano di Cultura in occasione Arco

'Dietro l'opera', a Madrid mostra dedicata a Paolini e Bertolo

Redazione Ansa

(ANSA) - MADRID, 13 FEB - 'Detras de la obra', Dietro l'opera, è la mostra che l'Istituto italiano di Cultura di Madrid propone in occasione di Arco Madrid 2025, la principale Fiera internazionale d'Arte Contemporanea in Spagna.
    L'esposizione, che sarà inaugurata il 7 marzo, mette in dialogo per la prima volta opere di Giulio Paolini (Genova, 1940), e di Luca Bertolo (Milano, 1968), rispettivamente uno dei maggiori artisti delle avanguardie del secondo Novecento e uno dei più importanti pittori italiani di oggi. .
    A cura di Elena Volpato, attraverso 17 fra installazioni, opere pittoriche e concettuali, che abbracciano un arco temporale di sessant'anni, dal 1963 al 2024, 'Dietro l'opera' racconta un continuo interrogarsi sulla natura riflessiva dell'arte. E su quello spazio poetico, concettuale ed espressivo che si cela "dietro l'opera" svelandone la dimensione più sfuggente, La mostra è prodotta dall'Istituto Italiano di Cultura di Madrid, sotto l'egida dell'Ambasciata d'Italia in Spagna, con la collaborazione della GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino e della Fondazione Torino Musei, e resterà aperta fino al 10 maggio. E' cadenzata in tre momenti che approfondiscono alcuni degli aspetti di contatto tra i due artisti: il rapporto tra il recto e il verso della tela, l'ambiguo statuto d'immagine della bandiera e la rappresentazione dell'assenza. Tre temi, tanti quante sono le principali sale espositive dell'Istituto Italiano di Cultura di Madrid, segnato dalla simbolica vicinanza del dipinto 'Las Meninas di Velázquez' al Museo del Prado, che costituisce l'origine delle riflessioni in gioco.
    Paolini è stato una figura primaria delle nuove avanguardie del secondo Novecento per il suo esame degli elementi essenziali e costitutivi dell'opera visiva. Nella loro enigmatica presenza è andato cercando il senso tanto di ogni possibile congedo dal passato, quanto di ogni possibile riconoscimento delle costanti dell'arte. Trent'anni dopo gli inizi di Paolini, Luca Bertolo incominciò a dipingere ripartendo da una riflessione simile sugli elementi primi della pittura e sulla superficie piana della tela come spazio di avvicinamento, per via negativa, all'immagine. Operando all'interno della pittura, è andato trovando paradossali rappresentazioni dell'impossibilità di dire compiutamente se stessi e il mondo.
    L'esposizione è accompagnata da un catalogo edito da Allemandi, con testi degli artisti e della curatrice.
    "Il nostro Istituto ha sempre promosso e valorizzato l'arte contemporanea italiana, - afferma Susi Baldasseroni, direttrice ad interim dell'Istituto italiano di Cultura di Madrid - ed è un grande privilegio per noi poter esporre le opere di due artisti così significativi, che ringraziamo per la generosità e la disponibilità con la quale hanno accettato il nostro invito.
    (ANSA).
   

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