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Italian Design, a Baires l'importanza della dimensione sociale

Con la designer Sara Ricciardi all'Istituto italiano di cultura

Redazione Ansa

(ANSA) - BUENOS AIRES, 24 MAR - L'importanza della dimensione sociale del design, di uno stretto contatto cioè con il territorio e con la gente, soprattutto nelle aree periferiche della grandi città, e della conservazione dell'amiente, è stato spiegato ed esaltato a Buenos Aires dalla designer e direttrice creativa Sara Ricciardi nel corso di un incontro dedicato all'Italian Design Day.
    Nella sala delle conferenze dell'Istituto italiano di cultura diretto da Donatella Cannova, e in presenza dell'ambasciatore d'Italia Fabrizio Lucentini, Ricciardi, ha conversato su questo tema con due giovani creativi argentini (Eugenio Gomez Llambi e Ivan Lopez Prystajko), animatori del Grupo Bondi che si definisce "una banda di rock che invece di fare canzoni fa oggetti".
    Giovane, grintosa e positiva, Ricciardi ha sottolineato che "quello che creo è quasi sempre ispirato dall'ambiente, dalla natura, dall'arte, o dall'abile lavoro di artigiani del territorio dove nasce l'opera che sto realizzando".
    Per quanto riguarda quest'ultimo aspetto "che ritengo fondamentale", ha spiegato, "mi sono spesso riproposta di lavorare con le eccellenze locali per produrre opere durevoli forgiate nel territorio che riducano la filiera di produzione".
    Un tema su cui Ricciardi riflette permanentemente è "la relazione fra l'effimero e il permanente". Spesso, ha indicato, "quando mi chiedono di realizzare una istallazione per un evento preciso, realizzo opere che hanno un costo, talvolta rilevante, e che poi sono destinate a durare soltanto pochi giorni".
    Sarebbe fondamentale quindi, ha sottolineato, "dare ad esse un futuro di permanenza, ad esempio una funzione di arredo dell'ambiente pubblico che possa essere fruito dalla gente, dagli abitanti di un quartiere o dai passanti. Ecco - ha concluso - questa è per me l'essenza della dimensione sociale del design: una questione di azione, di sentirsi in prima linea, di agire, portare l'educazione nel contrasto urbano". (ANSA).
   

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