(di Franco Quintano)
(ANSA) - BUCAREST, 24 MAG - La Romania è il Paese dell'est
Europa con il quale l'Italia ha un rapporto privilegiato, sia
per i solidi legami che affondano le radici nel passato sia per
la vivacità degli scambi e la forte presenza nei rispettivi
Paesi delle due numerose diaspore. Ad affermarlo è
l'ambasciatore d'Italia a Bucarest Alfredo Durante Mangoni che,
in un'intervista all'ANSA, sottolinea la volontà dei due Paesi
di consolidare e rafforzare ulteriormente le relazioni
bilaterali.
"Lo scorso marzo si sono recati in visita in Romania il
ministro Di Maio e il ministro Guerini, mentre a inizio maggio
abbiamo accolto il ministro Orlando. Questa fase di rilancio
culminerà nei prossimi mesi con la firma della nuova
Dichiarazione di partenariato strategico, che sarà la cornice
della nostra cooperazione per gli anni a venire", dice
l'ambasciatore, osservando come si tratti di "un passo
importante, perché aggiorneremo le relazioni bilaterali alle
sfide comuni, per contribuire a dare risposte ai temi
dell'agenda globale, forti del nostro ancoraggio all'Ue e alla
Nato". "L'Italia - osserva Durante Mangoni - può vantare un
'informal privilege' nel rapporto con Bucarest, essendo questo
l'unico Paese dell'Europa Orientale col quale possiamo nutrire
un partenariato forte e articolato. Sul versante economico, le
aziende italiane - oltre 23.000 attive in Romania - sono
presenti in quasi tutti i settori, dal primario alla manifattura
ai servizi: sia piccole-medie imprese, sia grandi gruppi
multinazionali, che si stima generino qui circa 130.000 posti di
lavoro, con filiere produttive ben integrate. Vi sono certamente
grandi opportunità da cogliere con il Pnrr romeno: penso ai
settori delle infrastrutture e dell'energia, alla sostenibilità
ambientale e all'agricoltura, alla sanità".
La pandemia tuttavia ha influito sull'attività delle tante
imprese italiane, e "una prima, importante ripercussione è
venuta dalle limitazioni negli spostamenti da e per l'Italia".
Inoltre "vi è stata poi l'esigenza di adempiere ai nuovi
requisiti e alle restrizioni progressivamente introdotte anche
in Romania: la difficoltà di attuare nuovi protocolli sanitari;
il difficile reperimento di dispositivi di protezione
individuale; la turnazione dei gruppi, per limitare il rischio
che contagi e isolamento fiduciario bloccassero le attività
produttive". E' da rilevare però che, "una volta superato lo
shock iniziale, molte imprese italiane hanno dato grande prova
di reazione". "Con l'avvio della campagna vaccinale - afferma il
diplomatico - le aziende italiane hanno cooperato ampiamente con
le autorità locali, in molti casi allestendo nei rispettivi
impianti produttivi dei centri vaccinali e varando piani di
vaccinazione a beneficio dei propri dipendenti". Vi è stato un
"sostegno reciproco di Italia e Romania nell'emergenza Covid", a
dimostrazione della grande amicizia e solidarietà tra i due
Paesi. "La Romania ha dapprima inviato una squadra di medici
durante la prima ondata in Italia; poi è stato il turno
dell'Italia, che a fine 2021 ha donato anticorpi monoclonali
alla Romania e ha accolto pazienti romeni nelle proprie
strutture", racconta ancora l'ambasciatore sottolineando al
tempo stesso come l'Italia continuerà ad essere protagonista in
Romania con una fitta serie di eventi e iniziative in campo
culturale e sociale.
"Abbiamo appena ospitato un concerto dell'Orchestra Rossini
di Pesaro per segnare la conclusione della presidenza italiana
del Consiglio d'Europa ed il 23 maggio, anniversario della
strage di Capaci, abbiamo commemorato al Parco Kiseleff di
Bucarest i magistrati Falcone e Borsellino dinanzi alla targa
che ricorda il loro sacrificio. L'evento è stato preceduto dalla
proiezione in una nota sala cinematografica del film 'Era
d'estate' di Fiorella Infascelli, con Massimo Popolizio e Beppe
Fiorello".
Durante Mangoni svela poi le celebrazioni per la Festa della
Repubblica il 2 giugno. "Per noi sarà l'occasione di comunicare,
anche tramite i media locali, cos'è l'Italia oggi a 360 gradi e
come Italia e Romania possono sviluppare le grandi potenzialità
del loro rapporto bilaterale". Sono in cantiere inoltre diversi
progetti di mostre, che vedranno la luce tra il 2022 e il 2023,
e la seconda edizione di 'Nuovo Cinema Italiano in Romania', il
festival del Cinema contemporaneo italiano che è stato
inaugurato lo scorzo marzo a Bucarest e in streaming in tutta la
Romania. "In autunno - conclude l'ambasciatore - daremo vita a
eventi e iniziative per le Settimane della Lingua e della Cucina
italiana nel mondo. Il filo conduttore della nostra
programmazione è quello di innovare l'offerta culturale in
Romania, puntando su autori, artisti, musicisti contemporanei,
cercando di coinvolgere anche il pubblico romeno più giovane".
(ANSA).
ANSA-INTERVISTA/ 'La Romania partner privilegiato dell'Italia'
Ambasciatore Durante Mangoni:'Grandi opportunità per le aziende'