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Messico: in mostra i 'Corpi fluttuanti' di Aurora Pellizzi

Esposizione si inaugura domani nell'Istituto italiano di cultura

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTA DEL MESSICO, 12 AGO - Si inaugura domani negli spazi dell'Istituto italiano di cultura di Città del Messico la mostra 'Corpi Fluttuanti' dell'artista italo-messicana Aurora Pellizzi, curata da Martina Sabbadini e integrata da due nuclei di opere inedite che, realizzate con ayate (tela naturale fatta di fili derivati dalla fibra dell'agave) e scampoli di tessuto, "esaltano la leggerezza e la fluiditá del corpo umano".
    Al centro dei lavori, che resteranno esposti fino al 31 agosto c'è, sottolinea un comunicato, "soprattutto il corpo femminile: un corpo che si smonta, si trasforma e si fa linea fino a trasformarsi in un motivo geometrico ispirato sia all'iconografia rinascimentale, sia al pop americano e ai motivi tradizionali dei tessuti messicani".
    Rappresentativa è la serie Plastex, "fatta di corpi placidi e solitari di nuotatrici, assimilabili quasi a divinità acquatiche, che fluttuano fra le onde e sembrano fondersi con il paesaggio e lo spazio circostanti".
    Per produrre questa serie l'artista ha intessuto fili di plastica sulla trama dell'ayate. Di etimologia nàhuatl, l'ayate è una tela tessuta a mano che risale alle civiltà mesoamericane: le fibre delle foglie dell'agave producono un tessuto leggero e resistente, utilizzato in agricoltura per raccogliere e trasportare con sé oggetti e prodotti.
    Con il tempo il progetto s'è trasformato nelle opere della serie Plastex, e i cui ricavati dalla vendita saranno in parte donati alla Brigada de Rescate Topos.
    La seconda serie di opere, Mojiganga, è rappresentata da ritratti che utilizzano come supporto tela di strofinacci di vario colore. Coltivando l'interesse nei confronti degli innesti culturali fra il mondo rurale e la civiltà urbana, fra il pre-moderno e la modernità, Pellizzi ha individuato nella produzione degli strofinacci l'uso di tecnologia tessile ancestrale. I ritratti che compongono la serie incorporano oggetti d'uso domestico (grattugie per il formaggio, mollette, spugne, ganci di sicurezza per porte) rifunzionalizzati per rappresentare le espressioni dei soggetti. (ANSA).
   

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