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Rievocato a Belgrado il Gran Premio del 1939 vinto da Nuvolari

Ammirazione e nostalgia per auto storiche su tracciato originale

Redazione Ansa

(ANSA) - BELGRADO, 03 SET - Belgrado ha rivissuto oggi le emozioni della Prima Gara Internazionale di moto e auto svoltasi nella capitale dell'allora Jugoslavia il 3 settembre de,l 1939.
    Una corsa che segnò l'ultima vittoria del leggendario Tazio Nuvolari.
    Su iniziativa dell'Ambasciata d'Italia in Serbia, dell'Istituto italiano di cultura di Belgrado, del Motor Heritage Consulting, dell'Auto Moto Savez Srbije, e con il sostegno della Città di Belgrado, auto e moto d'epoca provenienti da Italia, Serbia e Slovenia hanno ripercorso il tracciato originale di quella gara intorno al parco e alla Fortezza del Kalemegdan, uno dei simboli di Belgrado.
    Tra le auto storiche che hanno dato vita alla rievocazione sportiva, la Fiat 1400 ultimo veicolo di proprietà di Tazio Nuvolari ,la Bugatti T37 che partecipò alle Mille Miglia, la Fiat 508 Balilla Spider Sport Mm anch'essa tra le partecipanti alla Mille Miglia, la Chiribiri del 1913, la vettura più vecchia presente per l'evento odierno a Belgrado, la Lancia Flaminia Sport Zagato di inizio anni 60, due eleganti Volvo, diverse Fiat 500 storiche provenienti dall'Italia, alcune auto Zastava prodotte nell'allora Jugoslavia - la mitica 'Ficha' simbolo della motorizzazione di massa nel Paese balcanico. Numerose anche le moto d'epoca che sono sfilate lungo il percorso storico al Kalemegdan - vari modelli Guzzi, Bmw, Puch Zundapp, Dkw.
    L'evento - preceduto da una esposizione dei veicoli storici all'interno del parco - è stato seguito con interesse e un pizzico di nostalgia da una folla di appassionati ma anche di giovani ammiratori che hanno salutato e applaudito auto e piloti. All'evento era presente l'ambasciatore d'Italia in Serbia Luca Gori, unitamente al direttore dell'Istituto italiano di cultura Roberto Cincotta, al responsabile del Motor Heritage Consulting Giorgio Andrian e ai rappresentanti di Auto Moto Savez Srbije. (ANSA).
   

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