(ANSA) - TOKYO, 18 NOV - Si è svolta presso il campus della
Chuo University di Tokyo, nell'ambito della Settimana della
Cucina Italiana nel mondo, l'iniziativa dedicata a Pellegrino
Artusi - considerato il padre della cucina italiana, e con lui i
prodotti Dop e Igp dell'Emilia-Romagna. Tra i numerosi
partecipanti, buyer, cuochi e ristoratori giapponesi, esperti e
appassionati di turismo enogastronomico, per un appuntamento
promosso dalla missione di sistema della Regione in corso nel
Paese del Sol Levante, in collaborazione con Casa Artusi.
Sui temi della cucina italiana - fra tradizione e
innovazione, e sulle eccellenze a marchio della nostra tavola,
sono intervenuti la Presidente di Casa Artusi, Laila Tentoni, la
prof. Hiroko Kudo curatrice della traduzione della ' Scienza in
cucina', la delegata dell'Accademia Italiana della cucina di
Tokio Emanuela Orighi, la prof. Junko Kimura e, in video, il
prof. Massimo Montanari, sul tema della candidatura Unesco, di
cui Casa Artusi è comunità proponente. "Il convegno ha posto
l'accento su come la cucina italiana, in nome di sostenibilità,
salute e biodiversità - alla base anche della candidatura
Unesco, non può non fare tesoro delle buone pratiche, dei saperi
locali e dei prodotti di qualità", ha detto all'ANSA Laila
Tentoni, presidente di Casa Artusi. "Come del resto ci ha
insegnato lo stesso Artusi, il cui ricettario è stato tradotto
anche in giapponese, e costituisce ancora oggi uno strumento per
comprendere e scrivere la cucina del futuro".
Al termine delle presentazioni è seguito un momento
conviviale di degustazione di prodotti e vini
dell'Emilia-Romagna, con una dimostrazione di pasta fresca. Per
l'occasione è stata esposta una mostra di 7 pannelli
raffiguranti, in una moderna chiave grafica, l'importanza di
Artusi nella costruzione dell'identità gastronomica del nostro
Paese.
"L'Accademia Italiana della cucina (Aic) è una istituzione
nata 70 anni fa con l'intento di preservare la nostra tradizione
culinaria, e proprio il suo contatto diretto sul campo ci
consente di intercettare le nuove tendenze sul nascere e
individuare eventuali criticità", ha sottolineato Emanuela
Orighi, delegata Aic a Tokyo. "In questo contesto diventa
fondamentale il ruolo dell'educazione alimentare, che viene
sempre più veicolato al di fuori della famiglia tramite social
media, i cuochi - forza trainante per l'evoluzione dei gusti, e
auspicabilmente da programmi educativi ad hoc all'interno delle
scuole, non solo di settore". (ANSA).
Tokyo: la Settimana della Cucina Italiana nel nome di Artusi
Protagonisti i prodotti Dop e Igp di Emilia-Romagna