(ANSA) - PARIGI, 11 GIU - La Rappresentanza italiana presso
le Organizzazioni Internazionali a Parigi inaugura il 13 giugno
la mostra "Galileo e la navigazione satellitare", che sarà
esposta sino al 28 giugno nella galleria "La Passerelle" del
prestigioso Campus scientifico "Pierre et Marie Curie"
dell'Università Sorbona a Parigi. L'esposizione, organizzata
dalla Rappresentanza italiana, da Sorbonne Universite' e dal
Museo Galileo di Firenze, raccoglie riproduzioni di strumenti e
documenti sia dell'epoca dello scienziato toscano che attuali.
Spiccano la copia fedele di uno dei due telescopi di Galileo
sopravvissuti fino ai giorni nostri e del giovilabio, un
'computer analogico' inventato da Galileo per calcolare i moti
celesti.
A partire dal 1492 si fece ancor più stringente il problema di
come ottenere una geolocalizzazione precisa. Un secolo dopo, nel
1610, Galileo Galilei scoprì a Padova i satelliti di Giove, e si
rese conto che un marinaio capace di osservare le eclissi di
quei satelliti avrebbe potuto conoscere la propria posizione. Ma
la sua immaginazione di genio era in anticipo di
trecentocinquant'anni sulla tecnica. Il metodo di Galileo era
impraticabile in mare, ma ebbe successo sulla terraferma,
diventando fondamentale nella cartografia. Nel 1682 Giovanni
Cassini, allora direttore dell'Observatoire de Paris, utilizzò
infatti la tecnica di Galileo per disegnare una mappa della
Francia notevolmente migliorata rispetto alle precedenti. Oggi
la tecnica immaginata dal genio toscano ha raggiunto lo spazio,
grazie al sistema satellitare europeo per la geolocalizzazione
chiamato, non a caso, "Galileo", che è il più preciso al mondo,
grazie alla tecnologia italiana dell'orologio atomico realizzato
da Leonardo.
All'inaugurazione della mostra si affianca una conferenza
multidisciplinare che collega le scoperte di Galileo alla
concezione attuale della geolocalizzazione satellitare e ad
esempi presi dalla natura, che per Galileo era maestra della
scienza. Il Rappresentante Permanente italiano accreditato
presso l'Agenzia Spaziale Europea, l'Ambasciatore Luca
Sabbatucci, nel presentare l'iniziativa ha sottolineato che "la
mostra vuole essere un omaggio all'ingegno italiano nel campo
dello spazio, celebrando Galileo Galilei. Ha un duplice sguardo:
al passato che ci ha condotto sino ai risultati straordinari
ottenuti dalla tecnica contemporanea, e al futuro, che poggiando
le basi su quelle stesse intuizioni ci sta portando a invenzioni
e scoperte entusiasmanti. In tutti questi passaggi" - ha
concluso l'Ambasciatore Sabbatucci - "vi è una costante che
siamo orgogliosi di porre in evidenza: il contributo della
ricerca italiana e del nostro sapere in un settore strategico
come quello spaziale". (ANSA).
Galileo: rappresentanza italiana all'Esa inaugura mostra
Dal 13 giugno 'Galileo e la navigazione satellitare'