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Aldo Cazzullo e l'impero infinito di Roma in ambasciata a Madrid

Presentata traduzione in spagnolo con prologo di Javier Cercas

Redazione Ansa

(ANSA) - MADRID, 15 GIU - Un folto e appassionato pubblico di lettori, studiosi di storia, giornalisti ha assistito alla presentazione del libro di Aldo Cazzullo 'Roma. El imperio infinito' (Ed.HarperCollins), in uno stimolante dialogo con l'autore, venerdì sera all'ambasciata d'Italia a Madrid. "Un saggio di alta divulgazione" storica da leggere come "un romanzo di avventura", ma soprattutto "come una battaglia della guerra contro la dittatura del presente che, consciamente o inconsciamente, ha intavolato da anni Cazzullo", segnala lo scrittore Javier Cercas nel prologo all'edizione spagnola.
    L'editorialista e vicedirettore del Corriere della Sera, fra i maggiori interpreti dell'attualità politica, è stato introdotto dall'ambasciatore Giuseppe Buccino Grimaldi, che ha rilevato come "nel mondo globale attuale e nel difficile momento in cui il diritto internazionale soffre, scosso dai conflitti a nord e sud dell'Europa, il riferimento alla legge, all'impero romano basato sul diritto, sia assolutamente necessario".
    E' il primo degli oltre trenta libri scritti dall'ideatore di 'Una giornata particolare' tradotto nella lingua di Cervantes.
    "la Spagna è il paese che amo e dove mi sento a casa", ha esordito Cazzullo. E dove "la civiltà romana vive nelle vestigia delle architetture, dall'acquedotto di Segovia al teatro di Sagunto, dalle mura di Cordova, ai mosaici di Palencia, all'anfiteatro di Merida o quello di Aragona fino al faro di Finisterre".
    La fondazione di Roma, dal mito letterario di Enea a quello di Romolo, l'età repubblicana, Catilina, Spartaco, "lo schiavo ribelle che ha ispirato rivoluzionari e golpisti", soprattutto la storia di Giulio Cesare e Ottaviano Augusto, fino alla cristianizzazione dell'impero, dimostrano che "l'Occidente è stato costruito sulle fondamenta dell'antica Roma"., ha spiegato l'autore. Un impero infinito che "vive nella nostra lingua, nei nostri pensieri, nel modo di pensare". "A Roma nasce la Res Publica, l'idea che la cosa pubblica sia di tutti", ha ricordato Cazzullo. Che considera Giulio Cesare "il più grande politico, comandante militare, scrittore e giornalista mai vissuto". "Il suo primo tweet della storia: veni, vidi, vici è geniale".
    Capitoli nuovi sono stati aggiunti all'edizione spagnola, come quello su Italia e Spagna, "il paese nel quale noi italiani più ci specchiamo, ma non è vero che siamo così uguali", ha rilevato lo scrittore, ripercorrendo i legami radicati anche in secoli di dominio. Nessuna epoca ha influito tanto sulle generazioni successive quanto l'impero di Roma. Il "senso di propaganda di Augusto che contribuì ad alimentarne il culto imperiale," rinnovato dai dominatori digitali come Mark Zuckenberg.- "in viaggio di nozze a Roma, la moglie raccontò che erano in tre, perché si faceva fotografare ovunque ci fossero statue dell'imperatore" - o Elon Musk. O il mito della fondazione di Roma nell'Eneide di Virgilio, scritta in onore di Augusto, in cui "il nostro progenitore è Enea, un eroe sconfitto, mosso dal sentimento di pietas, lealtà, responsabilità e senso del dovere, principi morali condivisi dagli italiani con gli spagnoli", ha segnalato l'autore.
    "Il sogno di Roma era il sogno di un governo del mondo, che è il sogno della pace universale, riflesso anche in Tacito e nella pax romana", ha enfatizzato Aldo Cazzullo. "Ed è il più grande valore al quale, in questi 'mala tempora', dovremmo afferrarci".
    (ANSA).
   

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