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Successo delle Giornate del cinema italiano in Bosnia

Tradizionale rassegna organizzata dall'Ambasciata d'Italia

Redazione Ansa

(ANSA) - SARAJEVO, 26 GIU - Si è concluso l'appuntamento annuale con le "Giornate del Cinema Italiano in Bosnia Erzegovina", la tradizionale rassegna organizzata dall'Ambasciata d'Italia a Sarajevo con l'obiettivo di offrire uno spaccato della società e della lingua italiane attraverso la cinematografia.
    Dopo lo straordinario successo del film "C'è ancora domani" - debutto alla regia di Paola Cortellesi, proiettato a Sarajevo il 20 giugno scorso - le Giornate del Cinema sono proseguite per tutta la settimana in diverse località del Paese. Notevole interesse hanno riscosso i due "film itineranti" della rassegna: "Comandante" di Edoardo De Angelis, con Pierfrancesco Favino nei panni del comandante della Regia Marina Salvatore Todaro (proiettato a Mostar e a Tuzla - in quest'ultimo caso, alla presenza del Sindaco, Zijad Lugavić); e "La guerra dei nonni" di Gianluca Ansanelli (proiettato a Sarajevo e a Banja Luka).
    Il Kino Meeting Point di Sarajevo - punto di riferimento nella capitale bosniaco-erzegovese per gli amanti del cinema - ha da ultimo ospitato l'attesa proiezione del documentario "Il respiro di Sarajevo", frutto di una campagna di interviste condotta nel 2022 e nel 2023 dalla regista Fabiana Antonioli e da Andrea D'Arrigo (responsabile dell'Archivio dell'Istituto per la storia della Resistenza di Torino - Istoreto). Muovendo dalla presenza in Piemonte di una coppia bosniaco-erzegovese, Sanja e Zoran Bogičević, fuggiti dalla Sarajevo assediata, il documentario ha ripercorso le tragiche vicende del conflitto degli Anni Novanta e le numerose storie di "ordinaria solidarietà" che hanno visto il popolo italiano in prima fila nel sostenere la Bosnia Erzegovina ed i suoi cittadini. Il documentario ha potuto godere del sostegno di numerosi enti istituzionali italiani (quali Regione Piemonte, Città metropolitana di Torino, i Comuni di Lanzo Torinese e di Coassolo Torinese, oltre allo stesso Istoreto e all'Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa) e verra' probabilmente riproposto in ulteriori rassegne cinematografiche in Bosnia Erzegovina.
    L'edizione 2024 delle Giornate ha ribadito il grande interesse con cui la Bosnia Erzegovina guarda alla nostra cinematografia. "Il festival del cinema italiano in Bosnia Erzegovina - ha commentato l'Ambasciatore Di Ruzza, in un'intervista rilasciata alla televisione statale (BHT) - si conferma tra le rassegne piu' seguite ed amate della nostra diplomazia culturale nel Paese, nonche' ponte ideale verso il prestigioso Sarajevo Film Festival. (ANSA).
   

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