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Rappresentanze permanenti a Parigi inaugurano la panchina rossa

Iniziativa contro la violenza sulle donne

Redazione Ansa

(ANSA) - PARIGI, 08 LUG - Gli Ambasciatori Luca Sabbatucci e Liborio Stellino, rispettivamente Rappresentati Permanenti presso le Organizzazioni Internazionali a Parigi e l'UNESCO, hanno inaugurato una Panchina Rossa presso il giardino dell'Hotel de Galliffet, sede delle due Rappresentanze, aderendo cosi alla campagna promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale volta a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla violenza contro le donne e le disuguaglianze di genere.
    La campagna, lanciata dal Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, On.
    Antonio Tajani, lo scorso 8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, prevede l'installazione di una Panchina Rossa in ogni sede diplomatica italiana nel mondo, come simbolo del posto lasciato vuoto nella società da ogni donna vittima di femminicidio.
    All'inaugurazione hanno preso parte la Professoressa Fabrizia Lapecorella, Vicesegretario Generale dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), prima donna italiana a ricoprire tale carica e nota per il suo impegno per la riduzione del divario di genere durante il suo mandato come Direttrice Generale delle Finanze al MEF dal 2008 al 2022, e l'attrice Caterina Murino, testimonial di Amref Health Africa dal 2006 e madrina della 80esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, impegnata in prima per contrastare le violenze subite da donne e bambine.
    In un comunicato congiunto, i due Ambasciatori hanno sottolineato che "questa iniziativa è motivo di orgoglio: per le nostre sedi e per le persone che vi lavorano quotidianamente per l'Italia, un Paese che fa della lotta alla violenza contro le donne una politica di Stato. È una battaglia che le due Rappresentanze Permanenti portano avanti nelle rispettive Organizzazioni Internazionali, in maniera trasversale sui diversi dossier, poiché non c'è progresso sociale o economico, non c'è cultura, senza la piena e diffusa consapevolezza che il femminicidio è un crimine aberrante, da combattere giorno per giorno, in primo luogo battendosi per una vera, piena ed effettiva eguaglianza di genere, in ogni ambito, politico, sociale, economico, famigliare e affettivo: solo la vera emancipazione protegge". (ANSA).
   

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