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Turchia: 'inflazione in calo ma ci vuole tempo per la ripresa'

Cauto ottimismo degli economisti, lira continuerà a svalutarsi

Redazione Ansa

(ANSA) - ISTANBUL, 17 OTT - Raggiungere la stabilità dei prezzi sarà "fondamentale" per la ripresa dell'economia turca, nel contesto di un'altissima inflazione che ha caratterizzato gli ultimi anni, arrivando in maggio a superare il 75%, mentre da giugno l'aumento dei prezzi ha iniziato a calare, sebbene si attesti ancora sul 50% su base annua. Lo hanno sostenuto prestigiosi economisti turchi, mostrando cauto ottimismo per una ripresa che secondo loro richiederà ancora tempo, durante un incontro organizzato a Istanbul dal C. i.i.m EurAsiaMed - la Confederazione degli imprenditori italiani nel mondo - a cui ha partecipato l'ANSA.
    L'inflazione si abbasserà ancora ma non andrà sotto il 43% entro la fine dell'anno mentre nel 2025 potrebbe arrivare ad attestarsi sul 25%, secondo le previsioni di Seda Guler Mert, capo economista presso la banca Garanti BBVA, Alper Gurler, a capo del centro di ricerca economica della banca Is Bankasi, e Cagri Sarikaya, capo economista di Ak Bank. Il processo per arrivare alla stabilità dei prezzi sarà accompagnato da un rallentamento nella produzione oltre alla svalutazione della lira, già in corso da anni. Secondo gli economisti, 1 dollaro arriverà a valere tra le 36 e le 37 lire turche alla fine del 2024, mentre oggi il cambio si attesta su 1$/34TL, e la perdita di valore continuerà anche l'anno prossimo. Il processo per raggiungere la stabilità dei prezzi è stato avviato con il ritorno a una politica economica ortodossa da parte del governo, con la Banca centrale che ha regolarmente alzato i tassi, a partire da giugno 2023, portandoli in poco più di un anno dall'8,5% all'attuale 50%, raggiunto in marzo. Secondo gli economisti, l'istituto bancario potrebbe iniziare ad abbassare i tassi in gennaio mentre, per il momento, non è stato rilevato un ritorno significativo da parte degli investimenti stranieri.
    La conferenza è stata introdotta da Aldo Kaslowski, presidente del C.i.i.m. EurAsiaMed, e ha visto la partecipazione di numerosi economisti e diplomatici occidentali, mentre l'ambasciatore italiano ad Ankara, Giorgio Marrapodi, ha sottolineato "l'amicizia tra Italia e Turchia" nel suo intervento di apertura. (ANSA).
   

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