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A Washington secondo bilaterale Italia-Usa sull'energia

Zappia: 'Rafforzare la cooperazione transatlantica nel settore'

Redazione Ansa

(ANSA) - WASHINGTON, 31 OTT - Negli ultimi anni, la sicurezza energetica e il cambiamento climatico sono emersi come temi centrali nelle relazioni transatlantiche. Gli effetti prolungati dell'invasione russa dell'Ucraina e il conflitto in Medio Oriente hanno messo in luce l'urgenza di accelerare la transizione verso sistemi energetici sostenibili e di intensificare gli sforzi per garantire sicurezza e stabilità economica. Che si tratti di rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti o di implementare tecnologie innovative per l'energia pulita, la cooperazione transatlantica può giocare un ruolo fondamentale nell'affrontare le sfide globali. È quanto emerso dai dibattiti del secondo bilaterale "Opportunities and challenges for Italy - US cooperation on energy and circularity", organizzato all'ambasciata Italiana a Washington da Wec Italia - Comitato Nazionale Italiano del World Energy Council, Wec Usa, Atlantic Council Global Energy Center e Globe Italia, in collaborazione con l'Ambasciata d'Italia negli Stati Uniti e col supporto di Edison, Italgas, Us Wind ed Engreen.
    "Ora che stiamo uscendo dalla crisi energetica, dobbiamo lavorare per rafforzare la cooperazione transatlantica nel settore energetico", ha detto l'ambasciatrice d'Italia negli Usa Mariangela Zappia. "Primo: dobbiamo lavorare insieme su catene di approvvigionamento per la produzione di energia pulita e catene di approvvigionamento affidabili per i minerali critici; il dialogo con i paesi terzi è di fondamentale importanza perché vogliamo che la transizione energetica rappresenti un'opportunità di crescita equa per tutti e in tal senso il Piano Mattei per l'Africa rappresenta il modello per una cooperazione win-win in settori quali l'energia e le infrastrutture", ha spiegato. "Secondo: dobbiamo cercare di coordinare meglio le nostre politiche industriali verso il nostro obiettivo comune di zero emissioni nette. Terzo: vogliamo continuare a incrementare la nostra cooperazione nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie innovative che possano aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi di decarbonizzazione; l'energia da fusione è uno dei settori di cooperazione più promettenti: il 6 novembre il presidente del Consiglio Meloni ospiterà a Roma, insieme al direttore generale dell'Aiea, la riunione ministeriale inaugurale del World Fusion Energy Group", ha proseguito.
    "Infine, in qualità di attuale Presidenza del G7, l'Italia si è impegnata a promuovere obiettivi ambiziosi, anche in vista della prossima Cop 29: il nostro Paese, con le sue imprese e il suo Governo, vuole essere una forza trainante per continuare a rafforzare e approfondire la nostra cooperazione transatlantica", ha concluso. Il Presidente del Wec Italia Marco Margheri ha sottolineato che "la cooperazione tra Italia e Stati Uniti rappresenta una leva strategica fondamentale per affrontare sfide globali come la sicurezza energetica, lo sviluppo di politiche industriali avanzate e l'innovazione tecnologica. Attraverso il dialogo bilaterale avviato dai comitati Wec Italia e Usa, insieme a Globe e Atlantic Council, abbiamo rafforzato il confronto su questi temi cruciali, ponendo le basi per costruire supply chain più resilienti e sostenibili, oltre che un approccio ai temi condiviso e tecnologicamente neutrale. Su questi temi l'Italia ha dimostrato di essere in prima linea, e con la Presidenza del G7 si sono già conseguiti risultati importanti. Il nostro lavoro intende evidenziare come l'integrazione di nuove tecnologie e di politiche inclusive possano guidare una transizione energetica equa e inclusiva, destinando un'attenzione particolare allo sviluppo dei Paesi terzi".
    Il dibattito tra stakeholder istituzionali, think tank, industriali statunitensi ed eccellenze italiane dell'energia e dell'economia circolare, presenti a Washington con una delegazione, ha approfondito il contributo dell'industria e le opportunità di collaborazione tra Italia e Stati Uniti per una transizione energetica capace di rispondere a sfide globali come il cambiamento climatico e la sicurezza energetica. Un focus particolare è stato riservato alle prospettive della politica energetica statunitense, e al tema verticale delle comunità energetiche come elemento di sicurezza e resilienza dei sistemi energetici, all'esperienza italiana sul tema e al ruolo che questo modello può ricoprire nel contesto ucraino. (ANSA).
   

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