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Panel di esperti sull'ambiente all'ambasciata d'Italia a Vienna

Sostenibilità e strategie per la gestione delle crisi attuali

Redazione Ansa

(ANSA) - VIENNA, 05 NOV - Si è svolto ieri, presso l'ambasciata di Vienna, un incontro dedicato agli aspetti scientifici, tecnologici e di policy legati al monitoraggio e controllo dell'ambiente. L'evento è stato introdotto dall'ambasciatore d'Italia a Vienna, Giovanni Pugliese, che - nel suo intervento - ha sottolineato l'importanza delle attività di ricerca interdisciplinari e intersettoriali nell'ambito della diplomazia scientifica, ricordando, a tal proposito, anche la recente istituzione, fortemente sostenuta dall'ambasciata, dell'Associazione per gli Scambi Scientifici Austria Italia (Assai).
    Un panel di esperti, di fronte ad un variegato pubblico di rappresentanti del mondo accademico, di esperti della difesa, della sicurezza e della protezione civile austriaca, ha approfondito il concetto di "situational awareness" applicata all'ambiente, che consente di percepire e comprendere le dinamiche ambientali in un determinato contesto spazio-temporale e di proiettarne l'evoluzione nel breve termine. Questo metodo si avvale di un ampio spettro di dati raccolti tramite sensori operanti su scale dimensionali ed osservabili diverse, dalla microscopia all'osservazione satellitare, che includono caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche, senza trascurare vincoli legali e implicazioni forensi. Questi i principali aspetti illustrati dal Prof. Massimiliano Lega, dell'Università Parthenope di Napoli, impegnato a presentare il progetto SafE (Situational Awareness for the Environment) in numerose sedi accademiche e consolari (dagli Stati Uniti all'Europa).
    La professoressa Roberta Teta dell'Università Federico II di Napoli, invece, ha illustrato l'uso della metodologia in un ambito di emergenza ambientale legato ad uno specifico caso di inquinamento del lago di Averno mentre l'Ing. Fabrizio Curcio, già capo della Protezione Civile per la Presidenza del Consiglio dei ministri ed uno dei maggiori esperti in questo ambito in Italia, ha presentato interessanti esempi concreti di applicazione della metodologia di situational awareness: dalla gestione emergenziale del naufragio della Costa Concordia, alle sfide rappresentate dal potenziale dei vulcani italiani sino a casi reali e potenziali di incendi ed inondazioni. Da ultimo, il Dott. Gabriele Redigonda (European Space Policy Institute) ha sottolineato l'importanza giocata dagli strumenti di policy per la gestione efficace di situational awareness quando quest'ultima richiede osservazioni dallo spazio e un coordinamento con le attività terrestri. L'incontro è stato un'utile occasione per rafforzare il dialogo bilaterale su un tema di grande attualità, gettando utili presupposti per potenziali collaborazioni intersettoriali tra Italia ed Austria.
    (ANSA).
   

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