Aperta in Kenya la Settimana della cucina italiana nel mondo

(ANSA) - NAIROBI, 18 NOV - Sono stati inaugurati nel recente fine settimana a Malindi e Watamu, località di richiamo turistico sulla costa del Kenya, gli eventi e le iniziative dell'edizione 2024 della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo (Scim), promossa dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ed organizzata dalle ambasciate in ogni Paese, per promuovere la cultura enogastronomica, il Made in Italy e le eccellenze alimentari e vitivinicole italiane.
    L'apertura della settimana in Kenya è stata preceduta venerdì dal lancio di una campagna di promozione della cucina italiana e della dieta mediterranea, sui voli nazionali della compagnia aerea Jambojet, all'aeroporto internazionale Jomo Kenyatta di Nairobi.
    L'ambasciatore d'Italia in Kenya, Roberto Natali, oltre ad illustrare benefici e particolarità della dieta mediterranea, si è soffermato anche sul fenomeno dell'italian sounding e del florilegio di prodotti contraffatti che danneggiano l'economia e l'immagine del nostro Paese.
    Il diplomatico, ha annunciato anche che è stata avviata una collaborazione tra la fondazione Campagna Amica di Coldiretti e l'associazione degli agricoltori keniani, per istituire un mercato ortofrutticolo a Nairobi, mettendo l'esperienza italiana a disposizione in Kenya.
    A Malindi e Watamu, dove la comunità italiana è presente con diverse strutture del settore turistico, compresi diversi ristoranti italiani, l'ambasciatore ha incontrato connazionali e rappresentanti istituzionali delle contee della costa, presentando il calendario settimanale di eventi che comprende la promozione dei prodotti italiani d'importazione nei supermercati di Watamu e Nairobi, la mostra itinerante "Follow the italian taste" con immagini del cibo e del vino italiano sui "Tuk Tuk", popolari mezzi di trasporto locali, una serie di masterclass tenute dallo chef e ambasciatore del gusto Luca Mastromattei, una conferenza scientifica sulla dieta mediterranea e i suoi benefici al Kenya Nutritionist and Dieticians Institute di Nairobi, oltre alla pubblicazione di riviste e pamphlet. (ANSA).