Mondo

Chiusa la settimana della cucina italiana in Tanzania

Firmato anche accordo per la formazione alberghiera

Redazione Ansa

(ANSA) - NAIROBI, 24 NOV - In occasione della nona edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo, l'Ambasciata d'Italia a Dar es Salaam ha organizzato una serie di iniziative per promuovere la cucina italiana in Tanzania, in collaborazione con l'Agenzia del commercio estero (Ita).
    La cucina italiana è già peraltro molto conosciuta in Tanzania, anche grazie ai numerosi investimenti italiani nel settore turistico e alla cospicua presenza di turisti italiani, sia nella parte continentale del paese che a Zanzibar Dal 16 al 23 novembre scorsi, numerosi ristoranti italiani a Dar es Salaam, Iringa, Arusha e in diverse località di Zanzibar hanno organizzato serate a tema, con degustazione di vini e specialità regionali. Per consentire al pubblico tanzano di degustare l'eccellente cucina di rinomati chef provenienti dall'Enaip (Ente nazionale Acli istruzione professionale) Veneto e di Enaip Piemonte, l'Ambasciata d'Italia ha ospitato due serate di gala a Dar es Salaam e Stone Town (Zanzibar), anche con la partecipazione dei ministri di Zanzibar per il Commercio e lo sviluppo industriale, Omar Said Shaaban, e della salute, Ahmed Mazrui.
    Il 19 novembre Enaip Veneto, dal 1953 leader nella formazione nel settore dell'ospitalità in Italia e all'estero, ha firmato un memorandum d'intesa triennale con il National college of tourism, con l'obiettivo di rafforzare le capacità di formatori e studenti nel settore turistico-alberghiero in Tanzania.
    Alla cerimonia della firma erano presenti la ministra tanzaniana per le risorse naturali e il turismo, Pindi Chana, e l'ambasciatore Giuseppe Coppola, che ha colto l'occasione per ricordare che la Cooperazione italiana allo sviluppo intende sostenere nel prossimo futuro l'aggiornamento delle competenze e il rafforzamento delle capacità nel settore dell'ospitalità e del turismo, con particolare attenzione all'arcipelago di Zanzibar.
    Nel corso degli eventi, l'ambasciata ha sottolineato i benefici della cucina italiana per la salute, massima espressione della dieta mediterranea, riconosciuta dall'Unesco come patrimonio culturale immateriale dell'umanità. L'ambasciata ha inoltre sensibilizzato il pubblico tanzaniano sul fenomeno dell'italian sounding, purtroppo molto diffuso anche in Tanzania, invitando il pubblico locale a non acquistare prodotti spacciati per italiani ma che in realtà non aderiscono ai rigorosi standard di qualità del made in Italy. (ANSA).
   

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