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Cerimonia di chiusura del Festival del cinema italiano a Madrid

Ieri la premiazione e proiezione di 'Nonostante' di Mastandrea

Redazione Ansa

(ANSA) - MADRID, 05 DIC - Si è svolta ieri la premiazione e la cerimonia di chiusura del XVII Festival del cinema italiano di Madrid, organizzato dall'Istituto Italiano di cultura di Madrid, sotto gli auspici dell'Ambasciata d'Italia in Spagna, che ha visto durante una settimana un'entusiasta partecipazione di amanti del cinema italiano. In questa edizione sono stati proiettati 18 titoli a concorso inediti in Spagna, e molti di essi ancora non presentati in Italia, con una programmazione varia e di alta qualità, proposta in versione originale sottotitolata in spagnolo.
    Durante l'intera rassegna, il pubblico ha affollato le sale del MK2 Cine e dell'Istituto Italiano di cultura di Madrid, dimostrando il crescente interesse nel progetto. "L'Istituto è soddisfatto dei risultati ottenuti in questa edizione del festival", ha detto Susi Baldasseroni, direttrice reggente dell'Istituto Italiano di cultura. "Come sempre si è trattato di una sfida molto impegnativa, ma siamo riusciti a proporre opere di alto livello in tutti i settori, dai cortometraggi, ai documentari, ai lungometraggi. Anche l'omaggio a Marcello Mastroianni - ha aggiunto Baldasseroni - è stato apprezzato dal nostro pubblico, a dimostrazione dell'amore per la nostra tradizione cinematografica".
    "Quest'anno ci ha fatto molto piacere avere tre registe vincitrici, due delle quali alla loro opera prima, segno di una grande vitalità del nostro cinema che riesce ad emozionare e a farsi apprezzare", ha evidenziato.
    Durante la cerimonia di chiusura, la giuria composta da Ben Manzanera, Laura Calavia e Mar Franco ha assegnato il premio per il migliore cortometraggio a 'Nina' di Arianna Mattioli, per "aver trattato con sensibilità ed empatia una tematica difficile" com'è quella della disabilità "senza banalizzarla né affidarsi a narrazioni scontate". Una menzione speciale è andata a 'Le altre vite' di Nicolò Folin "per aver presentato una distopia estremamente innovativa, che invita riflettere".
    La giuria composta da Stephanie Gil, Bruno Giuliano de Andrade e Bernard Bullen, ha poi assegnato il premio al miglior documentario a 'Duse, the greatest', di Sonia Bergamasco, cui ha riconosciuto "la qualità narrativa e cinematografica", e per esaltare "il fascino verso l'arte di vivere e trasmettere ciò che è stata ed è, Eleonora Duse". Mentre una menzione speciale è andata a 'Real' di Adele Tulli.
    Il premio del pubblico quest'anno è andato al film "Gloria!" di Margherita Vicario. Dopo la premiazione, il Festival si è chiuso con la proiezione del secondo lungometraggio da regista di Valerio Mastandrea 'Nonostante', presentato nella sezione Orizzonti dell'81º Mostra internazionale del Cinema di Venezia.
    La storia di chi ha il coraggio di lasciarsi risvegliare dall'amore, ha emozionato il pubblico spagnolo, che ha applaudito il lavoro di Valerio Mastandrea come regista, attore e sceneggiatore. (ANSA).
   

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