(ANSA) - IL CAIRO, 06 DIC - L'Ambasciatore d'Italia in Mali,
Stefano Dejak, ha partecipato a Bamako a una cerimonia che ha
coronato il progetto "Seydama" per la formazione professionale e
l'impiego in due regioni ad alto tasso di migranti irregolari,
quelle di Segou e Kayes. Lo segnala un comunicato
dell'Ambasciata nella capitale maliana.
Dejak ha partecipato alla cerimonia assieme al Segretario
generale del ministero dell'Imprenditoria, del Lavoro e della
Formazione professionale del Mali, Drissa Guindo; del
rappresentante dell'Organizzazione internazionale per le
migrazioni (Oim) in Mali, Boubacar Seybou; ed i Governatori
delle regioni coinvolte nel progetto, precisa il comunicato
diffuso ieri.
"Seydama - Rafforzamento dell'autonomia economica dei giovani
in due regioni di elevata migrazione irregolare (Segou e Kayes)"
è stato finanziato tramite l'Agenzia Italiana di cooperazione
allo sviluppo con due milioni di euro e ha fornito negli ultimi
due anni a circa 5.000 giovani nelle due regioni maliane e circa
20 mila indirettamente (tramite social media) la formazione
professionale necessaria a procurare alternative concrete
all'emigrazione irregolare.
Il progetto, indirizzato ai più giovani, si è concentrato
soprattutto sui settori dell'agricoltura sostenibile,
agro-alimentare ed energie rinnovabili per assicurare la
formazione professionale necessaria all'attivazione di nuove
attività occupazionali ed imprenditoriali. Per assicurare la
sostenibilità di tale formazione, Seydama ha incluso dei periodi
d'inserimento in imprese già esistenti, nonché specifiche
sessioni tecnico-professionali imperniate sui Centri di
orientamento professionale locali, informa fra l'altro il
comunicato.
Particolare attenzione è stata rivolta alla componente
femminile che ha usufruito delle attività del progetto,
costituendo il 50% del personale formato ed avviato ad attività
lavorative ed imprenditoriali.
Contemporaneamente, il progetto ha promosso la diffusione sui
media tradizionali (radio-televisivi) ed elettronici di campagne
d'informazione sui considerevoli rischi dell'emigrazione
irregolare verso l'Europa.
A Kayes, il progetto Seydama ha consentito ad un Centro di
Informazione già finanziato dall'Unione Europea nel 2021 di
esser reso operativo ai fini d'una informazione dettagliata e
continuativa sui rischi migratori e le alternative d'impiego sul
mercato locale. (ANSA).
Mali, completato un progetto italiano di formazione
Per giovani in 2 regioni ad alto tasso di migrazione irregolare