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In Australia Pompei rivive in una mostra al Museo Nazionale

Con il sostegno dell'Ambasciata italiana

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 13 DIC - È stata inaugurata ieri a Canberra la mostra del Museo Nazionale Australiano dedicata a Pompei, "la città perduta" - oggi patrimonio culturale Unesco -, distrutta e resa immortale dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Una platea eterogenea ha preso parte alla cerimonia di lancio: presenti, oltre alla Governatrice Generale del Commonwealth australiano, On. Sam Mostyn, alcuni tra i principali esponenti della comunità diplomatica locale, nonché delle varie espressioni della società civile di Canberra. Hanno, inoltre, raggiunto la Capitale australiana dall'Italia tre funzionarie che sovrintendono ai progetti educativi e di promozione internazionale del Parco Archeologico di Pompei. Su invito della Direttrice del Museo Nazionale, Katherine McMahon, l'Ambasciatore d'Italia in Australia, Paolo Crudele, ha rivolto il benvenuto agli ospiti e ufficialmente inaugurato l'esposizione, che sarà fruibile da oggi fino al prossimo maggio.
    Impreziosita da novanta oggetti provenienti dal Parco Archeologico del celebre sito italiano e dal Grand Palais Immersif di Parigi, la mostra racconta frammenti di vita (aggregata e intima), rituali e norme sociali dell'epoca in cui Pompei era, nella sua indole multiculturale, crocevia per la circolazione di merci, persone e conoscenza nel Mediterraneo. Un percorso immersivo, che stimola i sensi attraverso luci e suoni e ripropone al visitatore (a intervalli regolari) l'energia distruttiva e creatrice di quell'eruzione vulcanica che segnò il destino della città partenopea. L'Ambasciata di Italia ha anche contribuito alla produzione del ciclo di eventi che accompagneranno la mostra, e ospiterà prossimamente in Residenza un panel a carattere scientifico-divulgativo dedicato a Pompei.
    «È per me un onore e un immenso piacere inaugurare la mostra del Museo Nazionale, supportata dall'Ambasciata d'Italia: un'occasione unica per cogliere l'essenza di Pompei nella sua grandezza, eternità e fragilità», ha dichiarato l'Ambasciatore Crudele. «Gli affreschi, le statue e i mosaici di Pompei ci restituiscono un'originalità e una ricchezza artistica che molto devono all'influenza greco-romana. Ma Pompei è anche un modello architettonico e sociale che trascende le epoche e che ha impresso una forte impronta nella concezione urbanistica di molte città contemporanee. Attraverso questa straordinaria occasione di promozione culturale del nostro Paese in Australia, celebriamo un "vivere all'italiana" che affonda le sue radici umanistiche nel nostro grande passato e che si fa oggi interprete della costruzione di un futuro globale e condiviso».
    (ANSA).
   

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