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Amb. Varricchio, 'il voto in Germania rilevante per tutta l'Ue'

'Roma e Berlino allineate, ora riportare manifattura al centro'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 16 DIC - "Date le dimensioni dell'economia tedesca e dell'importanza che la Germania ha in Europa, quello che avverrà nelle prossime settimane influenzerà direttamente il dibattito politico europeo. Si voterà il 23 febbraio e questo sarà un appuntamento importante non solo per gli elettori tedeschi, ma per tutti i cittadini europei": lo ha detto all'ANSA, a margine della conferenza degli ambasciatori alla Farnesina, l'ambasciatore d'Italia a Berlino Armando Varricchio.
    "Per quanto riguarda il nostro Paese, in Germania è stato un anno estremamente importante, dal punto di vista dei rapporti politici, dei rapporti economici e di quelli culturali - ha spiegato Varricchio -. All'inizio dell'anno siamo stati protagonisti al grande Festival del Cinema di Berlino e abbiamo concluso l'anno con la partecipazione come ospiti d'onore alla più grande fiera dell'editoria, quella di Francoforte. I rapporti politici hanno visto l'entrata in funzione del Patto sul piano d'azione firmato esattamente un anno fa dal presidente del Consiglio Meloni e dal cancelliere Scholz, un insieme organico di impegni che prevedono un rafforzamento della collaborazione in campo politico, il campo economico, quello della società civile. Lavoriamo molto bene insieme sia dal punto di vista bilaterale, sia per affrontare le grandi sfide. Non c'è tema dell'agenda internazionale su cui Italia e Germania non abbiano posizioni pressoché identiche".
    Parlando di economia, l'ambasciatore ricorda che la Germania "si è confermata di gran lunga il nostro primo partner economico, con 164 miliardi di interscambio. Ma la Germania non è soltanto un mercato: per noi è il partner essenziale della nostra industria; l'industria italiana e l'industria tedesca sono strettamente collegate. Per noi vuol dire affrontare insieme alla Germania le sfide del nostro tempo che hanno a che fare soprattutto con la parola magica che si chiama recupero della competitività dell'industria".
    "Nel 2025 dovremo lavorare insieme per sviluppare una politica industriale che riporti al centro la manifattura. Noi vogliamo rimanere grandi Paesi produttori manifatturieri: dove c'è industria c'è sviluppo, occupazione. Ci sono le garanzie sociali. C'è la tenuta dei nostri sistemi. Dobbiamo lavorare molto su questo e poi insieme dobbiamo affrontare le sfide globali. A partire dall'immigrazione: dobbiamo fare in modo che il nuovo patto europeo per l'immigrazione all'asilo diventi una realtà. Abbiamo lavorato in questi anni per far sì che la Germania comprendesse appieno. Credo ci siamo riusciti, facendo capire che nessun Paese può essere lasciato solo ad affrontare il fenomeno immigrazione. Dobbiamo lavorare insieme, indipendentemente dal fatto che i migranti arrivino dalla rotta mediterranea o dalla rotta orientale o dalla rotta balcanica", ha concluso l'ambasciatore. (ANSA).
   

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