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Amb. Formosa, 'nessuno ha più desiderio di pace dell'Ucraina'

'Italia protagonista nel sostegno e nella ricostruzione'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 17 DIC - "Nessuno ha più desiderio di pace dell'Ucraina, che subisce quotidianamente gli effetti di un'aggressione in termini di bombardamenti che vanno a colpire lì dove la popolazione più ne patisce le conseguenze: è sistematica la riduzione delle infrastrutture critiche ed energetiche privando della possibilità di avere in periodo invernale l'elettricità, con le conseguenze che questo comporta sul piano della capacità di sopravvivenza, oltre che di qualità della vita. E quindi, partendo da questo presupposto, c'è da parte della popolazione e della leadership ucraina una speranza che con l'avvio della presidenza Trump, attraverso il suo decisionismo, si possa arrivare effettivamente a far partire una dinamica negoziale". Lo ha detto all'ANSA l'ambasciatore d'Italia in Ucraina, Carlo Formosa, a margine della seconda giornata degli Stati generali della diplomazia alla Farnesina.
    "Bisognerà vedere cosa emergerà dal nuovo approccio, adesso siamo in una fase di definizione di quello che potrebbe essere, che vedrà naturalmente anche una partecipazione di tutti quanti gli alleati, anche dell'Europa, nell'immaginare quello che potrebbe essere poi un accomodamento finale", ha aggiunto Formosa.
    L'ambasciatore ha evidenziato l'impegno italiano a 360 gradi a sostegno dell'Ucraina: "L'Italia è sicuramente protagonista, non solamente in quello che è il principio che ha sempre ispirato la nostra partnership con il Paese, cioè supporto dal punto di vista politico e militare, ma anche dal punto di vista del sostegno all'emergenza e alla cooperazione per alleviare proprio da queste sofferenze che determinano un conflitto così devastante l'Ucraina in tutte le sue varie componenti. Abbiamo un importantissimo programma di cooperazione: solamente in quest'ultima programmazione sono stati stanziati 140 milioni che noi già stiamo erogando. Proprio ieri è stato stabilito in un comitato congiunto di erogare 13 milioni proprio al settore energetico per dare un contributo che comunque si aggiunge a tantissime altre iniziative che daranno il senso di una presenza molto profilata dell'Italia sia sul piano dell'emergenza che sulla ricostruzione", ha spiegato. "Una ricostruzione che poi avrà il suo momento maggiore nell'organizzazione a Roma della conferenza sulla ricostruzione a luglio prossimo, con una serie di tappe di avvicinamento che tra l'altro consentiranno all'Italia di avere una capacità di indirizzare quello che sarà poi il tipo di sostegno che dovrà caratterizzare l'aiuto all'Ucraina sulla base delle condizioni che in quel momento ci saranno. In questo non c'è solamente la cooperazione, ma la definizione di tutta una serie di strumenti finanziari e soprattutto c'è anche la nostra capacità di accompagnare l'Ucraina in quel processo di riforme interne che determina la condizione per il percorso di adesione all'Unione Europea, e di avere un ordinamento interno rassicurante per la viabilità sia degli investimenti che degli scambi", ha sottolineato. (ANSA).
   

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