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A Chengdu 'Viaggio di Conoscenze: Il Milione di Marco Polo'

Console Adriana Lori, la mostra favorisce dialogo interculturale

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 16 GEN - Al Museo del Sichuan a Chengdu è visitabile fino al prossimo 15 aprile la mostra "Viaggio di Conoscenze: Il Milione di Marco Polo e la sua eredità fra Oriente e Occidente", che ha già riscontrato un grande successo a Pechino.
    La tappa di Chengdu è stata promossa e organizzata dall'Ambasciata d'Italia a Pechino, dall'Istituto Italiano di Cultura di Pechino, dal Consolato Generale d'Italia in Chongqing e dal Museo del Sichuan, con il coordinamento dell'Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, in occasione del 700° anniversario dalla scomparsa di Marco Polo e nel solco del 20° anniversario del Partenariato strategico Italia-Cina.
    Il progetto ha ricevuto il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nonché del Ministero della Cultura e della Regione Veneto ed è stato patrocinato dal Dipartimento di Beni Culturali del Sichuan, con il sostegno del gruppo Chengdu Florentia Village.
    L'esposizione riunisce 84 opere rappresentative di reliquie culturali italiane e oltre 190 opere cinesi di valore, tra cui dipinti a olio, sculture, codici miniati, ceramiche, vetri, gioielli, tessuti e porcellane celadon. L'ultima sezione della mostra offre un'esperienza immersiva: attraverso dispositivi indossabili, i visitatori possono compiere il viaggio de "Il Milione" lungo la Via della Seta. "Marco Polo VR" è un progetto in Virtual Reality 3D realizzato dalla società italiana Way Experience.
    In occasione dell'inaugurazione, la Console Adriana Lori ha sottolineato come le attività di diplomazia culturale e pubblica siano fondamentali per rafforzare le relazioni tra Italia e Sud Ovest della Cina: "Questa mostra non solo rende omaggio alla grande influenza di Marco Polo nel favorire la comprensione reciproca tra Occidente e Oriente, ma utilizza anche la tecnologia per ampliare il suo raggio d'azione, attraendo un numero sempre maggiore di giovani e favorendo il dialogo interculturale". (ANSA).
   

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