Amb. Bertolini ricevuto da presidente Guinea Bissau

(ANSA) - ROMA, 23 GEN - E' stata una visita ricca di incontri ed eventi quella compiuta, nei giorni scorsi, dall'ambasciatrice d'Italia a Dakar, Caterina Bertolini, in Guinea Bissau.
    Bertolini che ricopre le funzioni di ambasciatrice per Senegal, Capo Verde, Gambia e Guinea Bissau, come primo appuntamento ha incontrato alcuni missionari italiani che da anni svolgono la loro opera a fianco della popolazione a Bissau.
    L'ambasciatrice si è poi recata presso la sede di Radio Sol Mansi, la principale stazione radio della Guinea Bissau, nata grazie all'iniziativa dei missionari italiani, luogo di dialogo, scambio di idee e incontro tra culture diverse per promuovere la buona informazione. Vivace poi l'incontro con i rappresentanti delle organizzazioni di cooperazione italiane con cui l'ambasciatrice ha affrontato le priorità di sviluppo del paese, le sfide e le opportunità per la Cooperazione italiana.
    Bertolini si è poi recata presso due importanti centri sanitari della Guinea Bissau, la clinica Madrugada e l'ospedale di Bor, entrambi fondati da missionari italiani e che operano grazie alle donazioni di onlus italiane con personale tecnico e medico italiano. L'ambasciatrice, nel corso della visita all'ospedale di Nhacra gestito da suor Valeria Amato ha consegnato alla religiosa l'onorificenza di Cavaliere dell'ordine al merito della Repubblica italiana. Suor Valeria Amato da molti anni contribuisce al miglioramento della sanità del paese e con il suo impegno e la sua determinazione gestisce l'ospedale 'Caterina Torrinani' punto di riferimento di quasi 30 mila abitanti nella regione di Oio.
    La visita ufficiale dell'ambasciatrice ha visto inoltre l'incontro con il ministro degli esteri della Guinea Bissau, Carlos Pinto Pereira e la presentazione delle lettere credenziali al presidente della Repubblica, Umaro Sissoco Embalò, con il quale Caterina Bertolini ha esaminato la positiva cooperazione tra Italia e Guinea Bissau caratterizzata in modo particolare dalla forte presenza di missionari e cooperanti nel paese. (ANSA).