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Si è chiusa a Roma la Settimana del patrimonio culturale siriano

Amb. Ravagnan: 'Avviato il rilancio della cooperazione'

Si è chiusa a Roma la Settimana del patrimonio culturale siriano

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 28 GEN - Rilanciare i rapporti culturali tra Italia e Siria alla luce della nuova fase politica attraversata dal martoriato paese mediterraneo: con questo obiettivo l'Heritage International Institute (HII), co-organizzatore assieme al Ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale (Maeci), della prima edizione della Settimana della cultura siriana, lavora adesso alla stesura di una relazione scritta contenente tutte le iniziative e progetti proposti dalle università e associazioni italiane che hanno partecipato all'iniziativa appena conclusasi.
    La Settimana della cultura siriana si è chiusa nella suggestiva cornice della Basilica di Santa Maria Ausiliatrice dove si è svolto un concerto musicale animato, tra l'altro, dall'esecuzione del brano inedito "Far Away Yet Close", composto da Sergio Iovino, Chief Executive Officer di HII.
    "L'Italia e la Siria condividono una coscienza culturale condivisa che si è stratificata negli anni", ha detto in apertura l'ambasciatore italiano a Damasco, Stefano Ravagnan, secondo cui "l'iniziativa dell'Heritage International Institute ha avviato un importante cammino a favore del rilancio della cooperazione culturale ed accademica tra i due Paesi".
    Come si legge nel comunicato, numerose università, associazioni e musei hanno accolto l'invito di HII, "dando vita ad un programma settimanale ricchissimo all'insegna della cultura e della diversità. Decine di eventi al giorno in tutta la penisola a favore della ricostruzione della Siria partendo dalla cultura": dal design alla moda, dalla musica al turismo culturale, dall'accessibilità delle persone con disabilità al patrimonio culturale siriano alla lotta contro il traffico beni culturale, dall'archeologia in Siria alla prevenzione dei sismi e delle catastrofi naturali.
    Hani El Debuch, direttore della Task Force Speciale per la Siria creata da HII all'indomani dell'8 dicembre 2024, quando è cominciata la transizione di potere, ha così commentato l'iniziativa: "la settimana della cultura siriana in Italia ha rimesso al centro del dibattito sulla Siria la parola cultura, promuovendo da tutti i punti di vista il patrimonio del paese levantino come base per la ricostruzione del Paese. È stata un'occasione unica - ha detto El Debuch - poter tornare a parlare di un paese meraviglioso che negli ultimi anni è stato tristemente ricordato solo per le bombe, la distruzione, per il conflitto armato. Continueremo a lavorare da oggi e senza pausa in vista della nostra prima missione a Damasco", ha aggiunto. In tal senso, l'Heritage International Institute è già al lavoro per stendere la relazione finale della Settimana della cultura. In questo documento "confluiranno tutte le proposte delle università e delle associazioni italiane aderenti all'iniziativa per avviare le attività in Siria, sviluppare i rapporti con le autorità locali, tra cui i rettori delle Università di Aleppo e di Damasco, anche per il rilancio delle relazioni inter-universitarie prospettato dal Ministro degli Esteri AntonioTajani", di recente in visita in Siria. (ANSA).
   

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